René Higuita, 26 anni fa il Loco veniva incoronato Re Scorpione

Lo scorpione
Lo scorpione / DIBYANGSHU SARKAR/Getty Images
facebooktwitterreddit

È il 6 settembre del 1995 e a Wembley va in scena l'amichevole tra l'Inghilterra e la Colombia. A un certo punto, il giovane centrocampista Jamie Redknapp mette in mezzo un cross dalla trequarti, alla ricerca della testa dei compagni. Il tentativo appare velleitario, il passaggio è infatti debole e poco preciso: non costituisce una preoccupazione per il portiere.

Il pubblico però si alza in piedi. Tutti sono increduli e iniziano a urlare e ad applaudire. In panchina, gli inglesi non riescono a trattenere le risate, molti di loro non sembrano capire cosa sia appena successo.

Perché quella che si annunciava come una normale amichevole si è trasformata nel teatro di una delle giocate più incredibili della storia del calcio. Solo che a effettuarla non è stato un attaccante, ma il portiere.

A difendere i pali della Colombia c'è infatti René Higuita, un giocatore mai banale che in patria chiamano il Loco, il pazzo. Quando realizza che il cross di Redknapp è innocuo, il portiere non decide di bloccare agevolmente il pallone, lo lascia scorrere e addirittura abbassa la testa. Inizialmente, tutti pensano che Higuita abbia perso l'equilibrio, che sia scivolato, ma con un improvviso colpo di reni alza indietro le gambe e allontana la palla colpendola con i talloni: è appena nato lo Scorpione.

La reazione dei telecronisti è diametralmente opposta: Barry Davies, l'inviato per la BBC, non crede ai suoi occhi, per lui è inconcepibile che un portiere possa assumersi un rischio così grande e fine a se stesso. Il commentatore perde l'aplomb britannico e definisce Higuita "un somaro". Di opinione diversa è invece il reporter sudamericano che esalta il gesto atletico dell'estremo difensore parlando di "manovra incredibile".

In Colombia, Higuita è un idolo. Gioca nell'Atletico Nacional di Medellin ed è noto per le sue uscite avventate e le sue scorribande in mezzo al campo. Oggi lo definiremmo "un portiere moderno", 26 anni fa era solo un Loco.

Negli anni '90, in Sudamerica non ci sono i mezzi di comunicazione di oggi, quindi l'eccentrico portiere è completamente sconosciuto. La prima volta che viene a giocare in Italia è per il Mondiale nostrano. La Colombia passa i gironi e accede agli ottavi, dove affronta il sorprendente Camerun. Tuttavia, La Tricolor va sotto di un gol e, per tentare di recuperare, Higuita si lancia in uscite avventate con più frequenza. Fino a quando, il mitico Roger Milla gli sfila il pallone e si catapulta in porta.

Roger Milla, Rene Higuita
Higuita insegue Roger Milla / Getty Images/Getty Images

Ciò che rende grande un portiere come Higuità è che, dopo l'eliminazione col Camerun, non ha ammesso l'errore, ma ha accusato le energie negative generate dai compagni che, secondo lui, avevano troppa paura delle sue uscite.

L'estremo difensore non ha estirpato l'amore per il rischio dal suo DNA e col passare degli anni si dedica ancora a interventi sciagurati. Fino a quando non arriva il 1995 e quell'incredibile gesto atletico.

E pensare che Higuita rischia perfino di non scendere in campo a causa di alcune irregolarità rinvenute nel suo passaporto. Risolto ogni problema con le autorità britanniche, il portiere riesce però a raggiungere la squadra all'ultimo minuto.

Iniziata la partita, Higuita fa subito venire un colpo ai compagni quando prova ad anticipare un lancio di Gascoigne per Shearer che, a porta sguarnita, colpisce la traversa con un pallonetto.

Passano pochi minuti e si arriva però al cross velleitario di Redknapp e allo scorpione di Higuita. Guardando i fotogrammi della giocata, oltre ai lunghi capelli ricci del portiere che si muovono con vita propria, si può notare un sorrisetto del colombiano. Sembra quasi che abbia vinto una scommessa.

Finita la partita, Higuita fa una rivelazione alla stampa:

"Aspettavo quel pallone da 5 anni"

René Higuita

Sì, la giocata non è frutto di una decisone istintiva, bensì la realizzazione di un piano covato da tempo dal portiere. Volete sapere da dov'è nata l'idea? Sono sicuro che non ci crederete...da una pubblicità.

Cinque anni prima, Higuita ha fatto da testimonial per lo spot di un succo di frutta colombiano e, giocando in cortile con alcuni bambini, compie il tanto iconico gesto dello scorpione.

Attenzione, l'idea originaria di Higuita è perfino più folle: lui non voleva limitarsi a respingere il pallone, ma sognava addirittura di bloccarlo in mezzo alle gambe! Pertanto, in un certo senso, le cose non sono andate come si aspettava.

A distanza di tempo, lo stesso Higuita torna sullo scorpione, definendolo:

"Quel genere di cose che solo una persona riesce a fare"

René Higuita

Già, solo una persona: un Loco.


Segui 90min su Instagram e Twitch!