Rebic si scusa con Pioli e i compagni: la decisione del Milan sul comportamento dell'attaccante
Quella con la Juve sarebbe dovuta essere la "sua" partita. Ma l'occasione, Ante Rebic, l'ha sprecata malamente. La semifinale di ritorno per l'attaccante croato del Milan, infatti, è durata giusto il tempo di un "amen", vista l'espulsione arrivata dopo soli 17' del primo tempo.
Un peccato doppio, perchè un minuto prima era arrivato l'errore dal dischetto di Cristiano Ronaldo: e si sa, quando sbagli un rigore la testa può giocare brutti scherzi. Ma Rebic, invece di guidare la riscossa, ha pensato bene di "regalare" un fallaccio su Danilo a gamba tesa davvero inutile, con l'arbitro Orsato che non ha potuto non sventolargli il cartellino rosso sotto al naso e rimandarlo negli spogliatoi. Un gesto che, oltre alla giornata di squalifica rimediata, fa riflettere. E paradossalmente il Milan ha giocato meglio con l'uomo con in meno.
Ad ogni modo - rivela l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport - Rebic ha chiesto scusa a mister Stefano Pioli in privato, prima di replicare davanti a tutti i compagni negli spogliatoi. Dopo la gara l'attaccante era particolarmente avvilito e il club rossonero ha deciso che non verrà multato.
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