Raspadori si racconta: "Ero malato di Inter... ma l'ho rifiutata! A Sassuolo per continuare ad imparare"

SS Lazio v US Sassuolo - Serie A
SS Lazio v US Sassuolo - Serie A / DeFodi Images/Getty Images
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Il gol all'Olimpico che ha dato il là alla grande vittoria del Sassuolo contro la Lazio porta la firma di Giacomo Raspadori. E il giovane attaccante, salito alla ribalta dopo il suo primo gol in Serie A, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport, rivelando di aver rifiutato prestiti preferendo restare in Emilia per imparare.

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SS Lazio v US Sassuolo - Serie A / DeFodi Images/Getty Images

Il prossimo avversario si chiama Juve: "Segnare ai bianconeri? Intanto vediamo se gioco, ma è bello sognare. In questi mesi ho imparato da tutti - ha rivelato Raspadori -. Da Ciccio (Caputo, ndr), Boga e Berardi. Allenarsi con loro è stato un arricchimento. E in campo mi trovo a mio agio. Devo ringraziare De Zerbi che ha sempre avuto fiducia. E prima tutti i responsabili delle giovanili. La squadra mi ha aiutato in questo percorso di crescita". Raspadori avrebbe potuto fare i bagagli per accumulare esperienza in prestito al Monaco e in Serie B, ma ha preferito "restare per imparare. Per raggiungere il mio obiettivo con il Sassuolo. Conquistarmi un posto in A. A 14 anni avevo offerte da Inter, Milan e Roma. Dopo una cena coi genitori scelsi di restare".

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FBL-ITA-SERIEA-LAZIO-SASSUOLO-HEALTH-VIRUS / VINCENZO PINTO/Getty Images

"Io erede di Berardi? Un paragone che mi riempie d’orgoglio, ma siamo diversi". Poi ha rivelato come "a 10 anni ero malato di Inter, con Eto’o idolo. Dopo il Triplete ho scelto il nero-verde... Perché? Ho seguito mio fratello Enrico, 3 anni più grande. Anche lui punta, destro. Io sono mancino naturale, ma per imitarlo ora calcio di destro anch’io. E sono potente, anche sulle punizioni. Ma col mio piede naturale sono più preciso. E tutti mi dicono che sono ambidestro". Alcuni lo hanno già paragonato... ad Aguero: "Il suo modo di giocare mi fa impazzire, mi hanno accostato anche a Di Natale e Tevez. Ma resto coi piedi per terra".


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