Raspadori: "Mi sento pronto per la Juve. Io come Dybala? Un orgoglio sentirlo"
"Se mi sento pronto? Assolutamente sì. Non posso negare di essere contento che si faccia il mio nome per un trasferimento alla Juve o ad altri grandi club. La mia ambizione è arrivare a giocare lì, a quel livello. E se ci riuscirò sarà merito del Sassuolo, società che mi ha fatto crescere sotto ogni aspetto". Parole e musica di Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo protagonista oggi di un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
SU CARNEVALI – "Lo ringrazio. Sono parole che fanno tanto piacere e mi rappresentano perché grazie alla mia famiglia ho messo sempre davanti a tutto le qualità umane, il rispetto, i valori. Papà Michele e mamma Roberta mi hanno insegnato che il talento serve, ma da solo non porta a nulla: sono le doti morali a fare la differenza. In famiglia nessuno ha messo pressione a me e mio fratello Enrico che è più grande e gioca in Eccellenza. Devo molto a loro e alla mia fidanzata Elisa".
EREDE DI DYBALA? – "È un motivo di orgoglio essere accostato a lui e che si pensi a me come suo erede. Paulo ha una qualità impressionante. In comune abbiamo il gusto e la tendenza a legare il gioco. Dietro al centravanti lui è bravissimo e anche io mi trovo molto bene: alle spalle di Scamacca cerco spazi invitanti e mi diverto. Sono cresciuto come centravanti e mi piace ancora fare il 9, però in questo ruolo sono al centro del gioco".
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