Raspadori: "Mi sento pronto per la Juve. Io come Dybala? Un orgoglio sentirlo"

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori / Giuseppe Bellini/GettyImages
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"Se mi sento pronto? Assolutamente sì. Non posso negare di essere contento che si faccia il mio nome per un trasferimento alla Juve o ad altri grandi club. La mia ambizione è arrivare a giocare lì, a quel livello. E se ci riuscirò sarà merito del Sassuolo, società che mi ha fatto crescere sotto ogni aspetto". Parole e musica di Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo protagonista oggi di un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori / Danilo Di Giovanni/GettyImages

SU CARNEVALI – "Lo ringrazio. Sono parole che fanno tanto piacere e mi rappresentano perché grazie alla mia famiglia ho messo sempre davanti a tutto le qualità umane, il rispetto, i valori. Papà Michele e mamma Roberta mi hanno insegnato che il talento serve, ma da solo non porta a nulla: sono le doti morali a fare la differenza. In famiglia nessuno ha messo pressione a me e mio fratello Enrico che è più grande e gioca in Eccellenza. Devo molto a loro e alla mia fidanzata Elisa".

EREDE DI DYBALA? – "È un motivo di orgoglio essere accostato a lui e che si pensi a me come suo erede. Paulo ha una qualità impressionante. In comune abbiamo il gusto e la tendenza a legare il gioco. Dietro al centravanti lui è bravissimo e anche io mi trovo molto bene: alle spalle di Scamacca cerco spazi invitanti e mi diverto. Sono cresciuto come centravanti e mi piace ancora fare il 9, però in questo ruolo sono al centro del gioco".


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