Ranieri: "La Roma ha il 55% di possibilità. Euforia rischiosa? Con Mourinho no"
Dici Roma dici Claudio Ranieri. Il tecnico romano, anche al di là dei trascorsi comunque positivi sulla panchina giallorossa, non ha mai nascosto il legame con la Roma (da tifoso) e anche in occasione del ritorno della semifinale di Conference League ribadisce il proprio sostegno. Questo quanto affermato da Ranieri a La Gazzetta dello Sport:
SU CHI TIFERÀ GIOVEDÌ - "Ma che me lo chiede? Il rapporto col Leicester è stato un fatto professionale, il tifo invece mi ricollega al bambino che sono stato. Non posso tradirlo."
SE ANDRÀ ALLO STADIO - "Certo. E mi ricorderà i tempi che andavo in Curva. Sa a che età ho fatto la prima trasferta? A 12-13 anni. Andai a Firenze insieme a un cugino con un pullman di tifosi che partiva dal Flaminio."
SULLA ROMA E LE POSSIBILI CHANCE DI PASSARE IL TURNO - "Dire il 55%, perché stavolta c’è l’effetto Olimpico. È belli rivederlo pieno e faccio i complimenti alla società per la politica dei prezzi."
TROPPA EUFORIA COME RISCHIO - "No, se in panchina hai Mourinho, che ho ringraziato per le belle parole che mi ha dedicato all’andata. José lo ha già detto: “I tifosi devono usare il cuore, noi la testa”. Ha ragione. Comunque il Leicester in trasferta è meno efficace. Credo che sia agli ultimi posto come rendimento. Se la loro stagione non è stata all’altezza delle aspettative, è proprio per ciò che hanno fatto fuori casa."
UN ANNO DALL'ARRIVO DI MOU - "Fu una bellissima sorpresa e, come tutti i tifosi, pensai che la proprietà avesse dato garanzie di investimenti. Dan Friedkin è il presidente perfetto: sta in silenzio e preferisce parlare con i fatti. E lo si capisce da quanto ha immesso finora nel club."
I PUNTI DI FORZA DI ROMA E LEICESTER - "La mentalità di Mourinho e, spero, la ritrovata forma di Abraham e Zaniolo. Peccato per l’infortunio di Mkhitaryan, vorrà dire che toccherà a Pellegrini fare un lavoro doppio. Infine il ritorno di Smalling: farà da diga ai contropiedi che ci potrebbero essere. Per gli inglesi, invece, direi l’organizzazione che ha portato Rodgers alternata alla ricerca della verticalità. Questa volontà di andare in profondità è cominciata con me, anche per sfruttare le caratteristiche di uno come Vardy. Ma occhio anche a Maddison, che sa dare tanta qualità."
PORTA INVIOLATA ROMA, PUÒ ESSERE LA CHIAVE PER LA FINALE? - "Può essere un elemento decisivo, ma arrivati a questo punto ogni particolare lo può essere".
SE LA ROMA VA IN FINALE, VOLA A TIRANA? - "Perché no? Il bambino che è rimasto in me non vede l’ora" .