Rafael Leao torna sul rinnovo col Milan e si sbilancia sulla pista araba

Rafael Leao, protagonista del successo rossonero sul Verona dopo giorni all'insegna di qualche critica, è stato a lungo al centro di una vera e propria telenovela come quella connessa al rinnovo col Milan. Il legame coi rossoneri, le voci sul possibile futuro in Saudi Pro League e gli obiettivi del Milan sono tra i temi toccati dallo stesso Leao ai microfoni di GQ Portugal. Queste le parole dell'attaccante:

Semifinale Champions League contro l'Inter: "Avevamo qualche assenza e, a causa della mancanza di soluzioni in panchina, l’Inter è stata nettamente superiore. Loro hanno una squadra molto completa, sia nell’undici titolare che in panchina, e credo che questo abbia fatto la differenza nelle due partite" riporta PianetaMilan.

Sul sogno in rossonero: "Credo che il club sia sulla strada giusta, siamo riusciti a raggiungere le semifinali di Champions League. Ora l’obiettivo del club deve essere quello di continuare a salire, di continuare ad aggiungere, di continuare ad essere forte. E sono sicuro che il Milan tornerà presto a vincere una Champions League, che è il nostro obiettivo. Parlo per me, sono giovane, sono un giocatore che vuole vincere grandi cose, la Champions League penso sia il sogno di ogni giocatore e stiamo lavorando per questo".

Milan, squadra giovane: "Anche se siamo giovani, abbiamo già giocato più di 50 partite in Serie A, più di 20 in Champions League, abbiamo già una certa esperienza. Possiamo prendere questa esperienza e questa freschezza di essere giovani e applicarla in campo per raggiungere i nostri obiettivi".

Sul futuro: "Non si può dire mai, ma sono in un club che mi ha accolto molto bene, ho rinnovato adesso, se avessi in mente di andarmene non rinnoverei, sono concentrato a fare grandi cose in due o tre anni al Milan".

Futuro in Arabia:" Non ho ancora raggiunto grandi risultati per andarmene in un campionato come quello. In questi giorni il denaro ha parlato più forte, ma per me una Champions League vale più di uno stipendio di 10 milioni, per esempio".