Rabiot: "Con Chiesa e Pogba la Juve è da Scudetto. Rinnovo? C'è tempo"
È un Adrien Rabiot nuovo, rigenerato, quello che sta trascinando la Juventus nelle ultime settimane. In un periodo di grande crisi, il centrocampista è stato un punto di riferimento per i bianconeri e anche i tifosi sembrano aver cambiato opinione sul suo conto. Direttamente dal ritiro francese di Clairefontaine, Rabiot ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport:
SCUDETTO - "Tornare in corsa era il nostro obiettivo e da gennaio sono certo che ci giocheremo alla pari lo scudetto, anche grazie ai rientri di Pogba e Chiesa".
MONDIALE - "È un sogno che non si era realizzato quattro anni fa in Russia, adesso invece me lo sto godendo a pieno, ripensando anche ai primi ricordi più intensi di quando ero bambino. In particolare, il Mondiale del 2006 con il gran ritorno di Zidane, il tifo ad ogni partita, peccato solamente per la finale persa ai rigori contro l’Italia...".
GIOCATORE DI EQUILIBRIO - "Ne parliamo spesso. Mi ero definito così e Deschamps mi ha dato ragione. Un giocatore di equilibrio è quello che fa il legame tra attacco e difesa, con una giusta posizione e riflessione tattica, per leggere e capire il gioco, adattarsi alle situazioni, con o senza palla, reagendo ai movimenti dei compagni".
ALLEGRI E SARRI - "Ho imparato molto anche con Sarri, ma queste stagioni con Allegri mi hanno permesso di migliorare tanto. Quest’anno per esempio studio molto i video con uno dei suoi vice, Paolo Bianco. È un lavoro che poi mi serve pure in nazionale, anche se qui ovviamente giochiamo in modo diverso".
SCUDETTO - "Vista la rosa, non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di lottare per il titolo. L’inizio non è stato facile per gli infortuni. Non abbiamo mai giocato al completo, ma avevamo l’obiettivo di tornare sul podio prima del Mondiale, per sfidare a gennaio il Napoli che ha fatto un inizio di stagione incredibile. Ma pure loro perderanno qualche punto per strada, sta a noi approfittarne. Dieci punti sembrano tanti, ma la stagione è lunga. Il ritorno di Chiesa e Pogba ci farà bene, come il contributo dei giovani come Fagioli, Miretti, Soulé e Iling Junior. Insieme possiamo puntare allo scudetto. È quasi un peccato fermarsi adesso perché si è innescato un cambio di mentalità e abbiamo creato il clima giusto, con energia ed entusiasmo".
ALLEGRI E I GIOVANI - "Ai giovani consiglio di seguire con attenzione i consigli di Allegri che è un grande allenatore perché non si focalizza solo sugli obiettivi, sempre importanti alla Juve, ma è molto pedagogico con i giovani, insistendo in allenamento anche quando sbagliano. I risultati si vedono, sono tutti migliorati in questi mesi anche nella difficoltà: la direzione è quella giusta".
DELUSIONE CHAMPIONS - "Una grande delusione, ma anche per la Juventus. Cinque sconfitte a questi livelli non sono accettabili, ma è andata così. Ma mi sono subito detto che adesso voglio vincere l’Europa League, tra l’altro da giocare contro altre grandissime squadre. È una bella sfida, utile per darci li giusto slancio pure per lo scudetto".
CAPITANO - "Mi sento già importante, perché Allegri conta davvero su di me. Per la fascia c’è già una gerarchia con Bonucci, Cuadrado e Danilo. Anche se potrebbe avere una logica pensarci, non è una priorità. La cosa più importante è portare in alto la Juve".
MERCATO - "È vero, ci sono stati contatti in Premier, ma alla fine è stata forse una fortuna che sia rimasto, forse la miglior decisione. La Premier rimane il campionato più seguito, ma al futuro non ci penso, resto concentrato sul Mondiale. Io e il club non abbiamo fretta, c’è serenità e avremo tempo per soppesare ogni possibilità".