Quel Chelsea U19 campione della Uefa Youth League 2015 che ora gioca in Serie A

Una formazione ricca di talenti finiti in Serie A: i giovani Blues del 2015 sono cresciuti.

Shakhtar Donetsk v Chelsea FC - UEFA Youth League Final
Shakhtar Donetsk v Chelsea FC - UEFA Youth League Final / Harold Cunningham/GettyImages
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Per provare a riconoscere qualcuno occorre ingrandire la foto e immaginare volti noti dell'attuale della Serie A in uno scatto di ben otto anni fa. Appena diciottenni, o forse ancora minorenni. Torniamo alla stagione 2014-15. Seconda edizione di Uefa Youth League, competizione riservata alle squadre U19 d'Europa in una formula che tra il 2013 e il 2015 ricalca esattamente la Uefa Champions League delle compagini più grandi, con l'unica differenza degli scontri della fase a eliminazione diretta (Ottavi, Quarti, Semifinale) disputati in gara secca.

Nel 2014 vince il Barcellona di un devastante Munir contro il Benfica di Gonçalo Guedes; l'edizione successiva è invece l'inizio del dominio del Chelsea dei classe 1996 e 1997 che trionferà sia nel 2015 che nel 2016. L'allenatore è Adi Viveash, ormai da tempo vice al Coventry City, e in campo c'è una lista di calciatori che oggi rientrano tra i profili migliori del nostro campionato.

La Uefa Youth League 2014-15

Nella Fase a Gruppi il Chelsea stravince. Come per la squadra maggiore, guidata da José Mourinho, le avversarie sono Schalke 04, Sporting Lisbona e Maribor. Un girone morbido al termine del quale i punti sono 15 (5 vittorie e una sconfitta in Germania), i gol segnati 24 e quelli subiti soltanto 3, con una differenza reti di +21.

Turno passato da prima della classe e incrocio abbastanza morbido agli Ottavi di Finale con lo Zenit San Pietroburgo. In vantaggio ci passano gli ospiti con una punizione mancina perfetta di Kubyshkin, ma i blues la ribaltano con Solanke, Palmer e Colkett dal dischetto, 3-1 e qualificazione ai Quarti. Nel frattempo la squadra di Mourinho viene eliminata dal PSG al primo turno e l'U19 pesca l'Atletico Madrid di Lucas Hernandez. Per stendere i colchoneros, davanti all'attenta visione di John Terry, basta un autogol di Manzanera in chiusura di primo tempo e il sigillo del solito Solanke nel finale di gara, 2-0.

La strada prosegue e sul percorso i blues pescano in Semifinale una sorpresa italiana: la Roma di Alberto De Rossi.

In Svizzera i giallorossi, capitanati da Lorenzo Pellegrini e con Antonio Sanabria in avanti, reggono un tempo. Colkett passa con una deviazione a inizio seconda frazione e in 10 minuti Solanke si regala una doppietta. Il poker finale lo firma, indovinate, proprio Tammy Abraham, il futuro 9 giallorosso, entrando dalla panchina per il Chelsea.

La Finale oppone agli inglesi lo Shakhtar ed è una gara sicuramente più combattuta. Per gli ucraini entra e segna il centrocampista atalantino Victor Kovalenko, per i blues la scena se la prende Izzy Brown (doppietta), che con Dominc Solanke mette a referto la prima Uefa Youth League della storia del Chelsea.

Dove sono ora?

In quella stessa stagione il Chelsea di Mourinho vince Premier League e Coppa di Lega. Come abbiamo potuto ricordare in questo nuovo biennio di Roma, il tecnico portoghese non rinuncia mai a far esordire giovani talenti e in quella fantastica annata dei blues, toccano per la prima volta il campo in Premier e Champions League Ruben Loftus-Cheek, Dominic Solanke e Andreas Christensen. Soltanto un gruppo di gioielli di quella storica formazione.

Ruben Loftus-Cheek, Oleksandr Zubkov
Un giovane Loftus-Cheek / Philipp Schmidli/GettyImages

Giovani diventati oggi uomini e calciatori e, curiosamente, della nostra Serie A. Fikayo Tomori è una colonna portante del Milan di Stefano Pioli, mentre Ola Aina si svincolerà dopo più di 100 presenze con la maglia del Torino. Jeremie Boga ha illuminato con i neroverdi del Sassuolo prima di venire acquistato dall'Atalanta di Gasperini e Tammy Abraham rappresenta uno degli investimenti più importanti della Roma, anche se starà a lungo ai box per la rottura del legamento crociato. Nomi al quale si aggiungerà presto quello di Ruben Loftus-Cheek, centrocampista rimasto al Chelsea per anni e ora molto vicino al Milan.

Dominic Solanke, Tammy Abraham
Solanke e Abraham / Gareth Copley/GettyImages

Non solo Serie A però. Tra i talenti sbocciati c'è ovviamente Andreas Christensen, Campione d'Europa anche con il Chelsea di Tuchel e ora elemento fondamentale della difesa del Barcellona; e non va dimenticato Dominic Solanke, capocannoniere di quella Uefa Youth League con 12 gol, passato al Liverpool gratuitamente nel 2017 e al Bournemouth due anni più tardi per una ventina di milioni di euro.

Izzy Brown
Lo sfortunato Izzy Brown / Ben Hoskins/GettyImages

Difficile rintracciare un'edizione con così tanti calciatori sbocciati in una singola squadra. Quel Chelsea resterà nella storia e si ripeterà anche l'anno successivo con l'aggiunta in rosa di Trevoh Chalobah e Mason Mount. Menzione speciale per Izzy Brown, tra i migliori dell'academy dei blues in quegli anni. Il fantasista, il 6 aprile 2023, si è ritirato dal calcio giocato, a soli 26 anni, dopo innumerevoli prestiti e una sequenza di infortuni che ne ha distrutto la carriera.