Quanto vale il piazzamento in Serie A? Gli incassi previsti dal 1° al 20° posto
A poche giornate dalla fine della Serie A sono tante le squadre ancora in lotta su più fronti. Dallo scudetto ad un posto in Europa fino alla salvezza: piazzamenti che cambiano la situazione dei club non solo dal punto di vista del risultato sportivo, ma anche sul fronte economico. "Concludere la stagione con più o meno punti – e di conseguenza in una determinata posizione in classifica – porta a ricavi differenti per le società tra quelli che vengono distribuiti per la voce 'diritti televisivi'" ricorda la redazione di Calcio e Finanza, precisando che la ripartizione dei proventi da diritti tv viene effettuata sulla base dei criteri imposti dalla Legge Melandri:
- 50% in parti uguali;
- 30% in base ai risultati sportivi (di cui il 12% basato sul piazzamento e il 3% sui punti della stagione in corso, il 10% sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati e il 5% sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento);
- 20% in base al bacino d’utenza (di cui 8% in base alla audience televisiva certificata Auditel e 12% in base agli spettatori paganti).
Queste le cifre che i club incasseranno dal 1° al 20° posto:
- 17,6 milioni di euro
- 14,8 milioni di euro
- 12,7 milioni di euro
- 10,6 milioni di euro
- 9,2 milioni di euro
- 7,7 milioni di euro
- 6,3 milioni di euro
- 5,6 milioni di euro
- 4,9 milioni di euro
- 4,2 milioni di euro
- 3,5 milioni di euro
- 3,2 milioni di euro
- 2,8 milioni di euro
- 2,5 milioni di euro
- 2,1 milioni di euro
- 1,8 milioni di euro
- 1,4 milioni di euro
- 1 milione di euro
- 0,7 milioni di euro
- 0,4 milioni di euro
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