Quanto vale il piazzamento in Serie A? Gli incassi previsti dal 1° al 20° posto

Pallone ufficiale della Serie A
Pallone ufficiale della Serie A / Nicolò Campo/GettyImages
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A poche giornate dalla fine della Serie A sono tante le squadre ancora in lotta su più fronti. Dallo scudetto ad un posto in Europa fino alla salvezza: piazzamenti che cambiano la situazione dei club non solo dal punto di vista del risultato sportivo, ma anche sul fronte economico. "Concludere la stagione con più o meno punti – e di conseguenza in una determinata posizione in classifica – porta a ricavi differenti per le società tra quelli che vengono distribuiti per la voce 'diritti televisivi'" ricorda la redazione di Calcio e Finanza, precisando che la ripartizione dei proventi da diritti tv viene effettuata sulla base dei criteri imposti dalla Legge Melandri:

  • 50% in parti uguali;
  • 30% in base ai risultati sportivi (di cui il 12% basato sul piazzamento e il 3% sui punti della stagione in corso, il 10% sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati e il 5% sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento);
  • 20% in base al bacino d’utenza (di cui 8% in base alla audience televisiva certificata Auditel e 12% in base agli spettatori paganti).

Queste le cifre che i club incasseranno dal 1° al 20° posto:

  1. 17,6 milioni di euro
  2. 14,8 milioni di euro
  3. 12,7 milioni di euro
  4. 10,6 milioni di euro
  5. 9,2 milioni di euro
  6. 7,7 milioni di euro
  7. 6,3 milioni di euro
  8. 5,6 milioni di euro
  9. 4,9 milioni di euro
  10. 4,2 milioni di euro
  11. 3,5 milioni di euro
  12. 3,2 milioni di euro
  13. 2,8 milioni di euro
  14. 2,5 milioni di euro
  15. 2,1 milioni di euro
  16. 1,8 milioni di euro
  17. 1,4 milioni di euro
  18. 1 milione di euro
  19. 0,7 milioni di euro
  20. 0,4 milioni di euro

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