Quanto vale economicamente per l'Inter il passaggio ai quarti di finale di Champions?
Gli ottavi di Champions League rappresentano una doppia occasione per l'Inter che non solo insegue un traguardo che manca ormai da 12 anni, dalla stagione 2010/11, quella post-Triplete, ma sogna anche di intascare il premio in denaro garantito dall'UEFA in caso di approdo ai quarti di finale.
L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport utilizza una metafora calzante: i nerazzurri in Europa cacciano l'oro. Già, perché quei 20 milioni di euro farebbero davvero comodo alla dirigenza che potrebbe programmare in maniera diversa la prossima stagione. Soprattutto perché sarebbe un tesoretto non preventivato visto che a inizio anno Steven Zhang e co. avevano messo da conto il terzo posto nel girone e la retrocessione in Europa League.
A questo punto allora la doppia sfida con il Porto si rivela fondamentale perché in questo modo l'Inter potrebbe scongiurare il rischio di dover sacrificare un altro big nel mercato estivo. La partenza di Denzel Dumfries è infatti inevitabile, ma i nerazzurri hanno necessità di realizzare un +60 milioni di euro e i 20 milioni dei quarti di Champions impedirebbero un'altra partenza dolorosa.
Il passaggio del turno avrebbe poi delle ripercussioni sia sulle operazioni in entrata, con Marotta e Ausilio che potrebbero già formulare un'offerta per Marcus Thuram (anche se il Bayern è al momento in vantaggio), sia sulle trattative di rinnovo. A tal proposito, le priorità rimangono quelli di Bastoni e Calhanoglu, ma anche i prolungamenti di Dzeko e de Vrij sono sull'agenda dei nerazzurri.