Quanto spendono le squadre di Serie A per i procuratori?
""I procuratori, gli agenti? Troppo influenti. Molti club gli hanno consegnato potere. La parte più importante del calcio sono i calciatori, non i procuratori e nemmeno noi allenatori“."
- Carlo Ancelotti
Nel 2016, l'allora tecnico del Bayern Monaco Carlo Ancelotti proferì questa frase con cui criticava aspramente l'influenza dei procuratori nel mondo calcistico. Sono passati solo 5 anni da questa constatazione e gli agenti hanno guadagnato ancora più potere, diventando gli aghi della bilancia per la conclusione di qualsiasi trattativa, sia di trasferimento sia di semplice rinnovo contrattuale.
La crescita di autorità da parte di Jorge Mendes e colleghi la si evince tutta dalle ricche commissioni che le società versano agli agenti. Prendendo in considerazione i soli club della Serie A, vediamo infatti come la voce di bilancio dedicata a questo genere di spesa diventi via via più onerosa. E l'emergenza Covid ha contenuto solo parzialmente questa crescita.
Servendoci di un articolo di Repubblica, si può osservare come nel 2015 le squadre italiane abbiano versato un totale di 84 milioni di commissioni, una media di 4 milioni circa per società. Nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, questa cifra era più che raddoppiata, arrivando a 187,87: la più alta mai vista nel nostro campionato.
Stadi chiusi e introiti televisivi ridotti non sono serviti per abbassare le pretese di quelli che Franco Vanni definisce "veri padroni del calcio". Nel 2020 la somma delle parcelle per i procuratori è scesa a "soli" 138 milioni di euro. La media per società ammonta a circa 6 milioni, una somma quindi più alta rispetto a quella del 2015.
Tirando le somme, dal 2015 ad oggi la Serie A ha speso un totale di 913,237 milioni di euro: tutti soldi andati nei ricchi portafogli dei procuratori.
Quanto spendono le singole squadre
Va detto però che la media viene falsata da quelle dirigenze che possono permettersi di spendere di più. Osservando l'insieme dei dati spiccano infatti i 44,32 milioni spesi nel solo 2019 dalla Juventus; una cifra raggiunta grazie agli ingaggi a parametro 0 dei vari Ramsey e Rabiot. Per chi non lo sapesse, acquistare un calciatore in scadenza di contratto è sì economico perché permette di risparmiare sul cartellino, ma è anche dispendioso dato che gli agenti pretendono parcelle e ingaggi più lauti.
In tempi di pandemia, sono ancora i bianconeri a confermarsi in cima a questa speciale classifica, ma alle loro spalle è presente la Roma che mette a bilancio quasi 20 milioni di commissioni per rinnovare i contratti dei suoi giocatori.
È da registrare invece un netto crollo nelle spese dell'Inter: l'anno scorso i nerazzurri hanno speso più di 30 milioni, ma quest'anno ne sono bastati meno di 10 per mettere le basi per la squadra che ha vinto lo scudetto.
I procuratori più pagati
Nell'articolo di Repubblica è presente anche la top 5 degli agenti più remunerati nel corso di questi 5 anni: la classifica è dominata dall'inglese Jonathan Barnett, ma i procuratori italiani si difendono alla meraviglia. 2 dei 5 procuratori più pagati sono infatti nostri connazionali; parliamo (naturalmente) di Mino Raiola e Federico Pastorello. Il potentissimo italo-olandese ha guadagnato infatti 69,6 milioni di commissioni e ben 696,4 per i rinnovi contrattuali. Delle somme da far sembrare quasi povero l'intermediario del passaggio di Lukaku dallo United all'Inter. Pastorello chiude infatti la top 5 con 29,2 milioni di commissioni e 291,6 per i rinnovi.
Ovviamente, queste cifre sono relative al solo campionato italiano... per farvi capire quanto guadagnino i procuratori più potenti del mondo.
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