Quanto sono costati alla Serie A i giocatori positivi al Covid?
Emergono ulteriori studi che evidenziano il forte impatto del Coronavirus sul mondo del calcio. Secondo una ricerca denominata “Feeling The Strain: 2021 European Football Injury Index” e pubblicata dalla società Howden, la Serie A ha speso infatti 19,9 milioni a causa dei calciatori positivi.
Nel momento in cui un giocatore contrae il virus, la singola società non ne risente soltanto in termini sportivi non potendolo schierare in campo, ma subisce delle perdite anche sotto l'aspetto economico. Infatti, l'atleta positivo risulta in un certo senso indisponibile, però continua a percepire lo stipendio, andando a gravare sulle casse del club.
Lo scopo di questa ricerca, riportata da Calcio e Finanza, era di calcolare la cifra versata dalle squadre senza poter usufruire delle prestazioni sportive dei propri tesserati. Per quanto riguarda la Serie A, tenendo presente nella passata stagione sono stati 171 i giocatori a contrarre il Covid-19, l'esborso ammonta a poco meno di 20 milioni di euro.
Si tratta di un esborso considerevole, soprattutto se confrontato a quello della Premier League. In Inghilterra sono stati più fortunati, perché solo 70 giocatori si sono ammalati; quindi, il costo si aggira attorno ai 10 milioni di euro (circa 150mila euro a giocatore).
Il report calcola anche il periodo medio di lontananza dai campi per singolo campionato. Prima di tornare a giocare, un calciatore ci mette 13 giorni in Spagna, 14 giorni in Premier League e Serie A, 15 giorni in Francia e perfino 17 giorni in Germania.
In Europa si sono registrati 494 test positivi nel mondo del pallone e la ricerca mostra come questi siano solo il 10% dei 3.988 “infortuni” che si sono verificati nell'ultimo anno. Per mantenere tutti gli indisponibili, i club hanno infatti speso 484 milioni di euro.