Quanto può perdere (economicamente) il mondo degli eSports a causa del Coronavirus?

Nonostante un picco di popolarità e crescita senza precedenti dovuto all'emergenza Coronavirus che in gran parte del mondo ha costretto le persone a rimanere chiuse in casa, il mondo degli eSports sta comunque risentendo in parte della crisi economica dovuta al Covid-19.

Trattandosi di videogiochi, gli eSports sono cresciuti moltissimo negli ultimi mesi alla luce delle rigide restrizioni sugli spostamenti delle persone imposte dai vari governi in giro per il mondo tuttavia qualche perdita a livello economico è stata comunque registrata: alcuni tornei e titoli prima del Covid-19 venivano disputati dal vivo di fronte ad un pubblico pagante ma con il fatto che per un paio di mesi abbondanti questi eventi non si sono potuti svolgere regolarmente (e difficilmente verranno svolti nel breve periodo) i ricavi si sono inevitabilmente abbassati.

Prima dell’emergenza Coronavirus si stimava che il settore degli eSports potesse e dovesse superare il miliardo di dollari di ricavi a livello globale ma purtroppo non è stato così: in questi mesi c'è stato un sensibile calo delle entrate in termini di sponsorizzazioni, diritti dei media e ricavi da ticketing e la situazione potrebbe continuare su questi falsariga ancora per molto.

Federico Brambilla (CEO Exeed) ai microfoni de Il Sole 24 Ore ha provato ad analizzare la situazione: "Stiamo entrando nelle case di tutto il mondo. Il coinvolgimento di calciatori, piloti, cestisti e tennisti dà lustro a tutto il settore del videoludico. Gli eSports diventano un medium per intrattenere le persone che poi è motivo per il quale sono nati. In queste giornate le nostre attività online stanno registrando un incremento di utenti del 30-40% ma se verranno annullate le fiere del settore avremo una perdita di fatturato del 30-40%".

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