Quanto pesa economicamente retrocedere in Serie B?

Bilanci a confronto del Cagliari: 2021-22 in Serie A, 2022-23 in Serie B. Quali sono le voci che cambiano maggiormente tra una categoria e l'altra?

Venezia FC v Cagliari Calcio - Serie A
Venezia FC v Cagliari Calcio - Serie A / Getty Images/GettyImages
facebooktwitterreddit

La retrocessione dalla Serie A alla Serie B non è solo una sconfitta sportiva, ma diventa sempre più un peso economico. La differenza più evidente tra le due categorie è l'incasso relativo ai diritti televisivi. Denaro che il club retrocesso, almeno nella prima stagione, riesce a recuperare tramite il - celebre - paracadute, ossia una cifra tra i 10 e i 25 milioni di euro (a seconda degli anni disputati in Serie A in un arco di tempo) che il club retrocesso incassa, proprio per alleggerire le perdite dovute al passaggio in Serie B. Il passaggio in cadetteria diventa meno pesante economicamente, ma solo nella prima stagione. La sopravvivenza economica diventa più difficile dal secondo anno in poi.

Per analizzare meglio questa situazione, ho preso in esame gli ultimi due bilanci del Cagliari Calcio (tramite Calcio & Finanza). La società rossoblù infatti nella stagione 2021-22 ha disputato la Serie A (retrocedendo), mentre nell'anno 2022-23 ha giocato in Serie B (conquistando la promozione tramite i playoff).

I ricavi del Cagliari a confronto tra Serie A e Serie B

Come già accennato, la differenza più sostanziale è dovuta ai ricavi da diritti televisivi. Nel 2021-22 il Cagliari ha incassato dalle tv 32,9 milioni di euro in Serie A, mentre nella stagione successiva in Serie B i ricavi da diritti tv sono stati pari a 3,6 milioni di euro. Poco meno di 30 milioni di euro di differenza, coperti - in parte - dalla voce "altri ricavi" dove i sardi hanno messo a bilancio 30,2 milioni di euro nella stagione di Serie B (25 milioni di euro legati al paracadute) contro i 6,4 milioni di euro della Serie A nella stagione 2021-22.

In parte sorprendono i maggiori ricavi del matchday: in Serie B a bilancio sono segnati 3,4 milioni contro i 3,2 milioni di euro della stagione in Serie A. È evidente che una stagione in cadetteria da protagonista (soprattutto con l'arrivo di Ranieri a fine dicembre, che ha portato grande entusiasmo alla piazza) ha permesso ai sardi di riempire maggiormente l'Unipol Domus rispetto ad una stagione ricca di difficoltà nella massima serie.

Nel confronto tra i due bilanci troviamo una minima differenza nei ricavi da calciomercato, mentre è più sostanziosa - circa 3 milioni di euro - la differenza di ricavi da sponsor tra l'anno in Serie A (12,4 milioni di euro) e la stagione in Serie B (9,2 milioni di euro).

Il riepilogo

SERIE A (2021-22)

SERIE B (2022-23)

Ricavi da diritti tv

32,9 milioni di euro

3,6 milioni di euro

Ricavi da sponsor

12,4 milioni di euro

9,2 milioni di euro

Ricavi da matchday

3,2 milioni di euro

3,4 milioni di euro

Ricavi da calciomercato

24,4 milioni di euro

23,3 milioni di euro

Altri ricavi (es. paracadute)

6,4 milioni di euro

30,2 milioni di euro

I costi del Cagliari a confronto tra Serie A e Serie B

È naturale che la retrocessione in Serie B porta - solitamente - anche meno costi ad una società. Il dato più evidente nel confronto del bilancio del Cagliari tra Serie A e Serie B è quello legato al costo del personale (tra questi ci sono anche gli ingaggi dei calciatori), passati da 55 milioni a 31 milioni tra una categoria e l'altra.

Rimangono stabili i costi di ammortamento e svalutazioni, oltre ai costi per l'acquisto di materie prime, di consumo e merci. Nella stagione in Serie B ci sono stati infine meno costi per servizi, ma a bilancio risultano circa 3 milioni di euro in più nella voce "altri costi".

Il riepilogo

SERIE A (2021-22)

SERIE B (2022-23)

Costi materie prime, consumo e merci

1,9 milioni di euro

1,9 milioni di euro

Costi per servizi

9,9 milioni di euro

9,3 milioni di euro

Costi per il personale

55,3 milioni di euro

31,7 milioni di euro

Ammortamenti e svalutazioni

17,7 milioni di euro

17,4 milioni di euro

Altri costi

8,3 milioni di euro

11,4 milioni di euro


Grazie ai soldi del paracadute e al taglio dei costi del personale, il Cagliari nel passaggio tra la Serie A e la Serie B è riuscito a mantenere un equilibrio tra ricavi e costi. Tolti i 25 milioni di euro del paracadute, un secondo anno di fila in Serie B avrebbe costretto i sardi a tagliare ulteriormente i costi.