Quanto perde la Juventus con l'addio di Matteo Tognozzi?

L'ormai ex capo osservatori della Juventus ha accettato la proposta dalla Spagna e lascia una pesante eredità in casa bianconera.
Matteo Tognozzi
Matteo Tognozzi / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Da Dean Huijsen a Iling Junior passando per Matias Soulé, Kenan Yildiz e Patryk Mazur. C'è tanto di Matteo Tognozzi nella creazione della seconda squadra della Juventus e c'è tanto di lui anche in diversi talenti scovati in giovanissima età e strappati alla concorrenza agguerrita delle big europee. Il suo addio sarà pesantissimo per il club bianconero.

Matteo Tognozzi infatti ha deciso di accettare la proposta del Granada, diventando il nuovo responsabile dell'area sportivo del club spagnolo. Per lui si tratta di un salto in avanti nella carriera: dal novembre 2022 infatti era diventato capo degli osservatori, dopo i ruoli - dal 2017, anno del suo arrivo a Torino - di Foreign Countries Scouting Supervisor e Scouting Manager.

Come è arrivato alla Juventus Matteo Tognozzi?

Prima di accettare la proposta della Juventus, arrivata nell'estate 2017 (a 30 anni, essendo lui un classe '87), Matteo Tognozzi si è fatto conoscere e apprezzare in giro per l'Europa. Le sue conoscenze soprattutto sudamericane, lo hanno portato ad essere osservatore allo Zenit San Pietroburgo - ai tempi di Luciano Spalletti -, oltre che all'Amburgo e al Bayer Leverkusen. Poi la chiamata di Fabio Paratici per diventare il suo braccio destro, diventando poi dirigente di supporto per Federico Cherubini e Giovanni Manna.

I talenti scoperti da Matteo Tognozzi alla Juventus

È stato uno dei promotori della creazione della NextGen. Una seconda squadra avrebbe permesso di gestire meglio i talenti da lui scovati. E così è stato. Tanti dei giocatori monitorati e messi sotto contratto hanno giocato in Serie C con la Juventus NextGen prima di spiccare il volo in prima squadra o essere prestati a club della massima divisione italiana.

Il difensore Dean Huijsen e il fantasista Matias Soulé sono due sue scoperte. Tognozzi è stato decisivo anche negli arrivi di Samuel Iling Junior e Kenan Yildiz, strappati rispettivamente dalle giovanili di Chelsea e Bayern Monaco, convincendoli del progetto bianconero (non avrebbero avuto grosse difficoltà a proseguire il loro cammino nel calcio nel club inglese e tedesco). La sua presenza come capo degli osservatori bianconeri ha permesso anche il recente arrivo di Patryk Mazur (centrocampista classe 2007) e quello di due anni fa di Joseph Nonge Boende (centrocampista classe 2005) ora promosso in prima squadra dopo le squalifiche di Fagioli e Pogba. Ed infine Enzo Barrenechea, argentino classe 2001, arrivato alla Juventus nel gennaio 2020 dopo appena sei mesi dal passaggio dal Newell's Old Boys al Sion.

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