Quanto diventa importante per la Roma vincere contro la Juventus?
La lunga sosta per gli impegni delle nazionali è giunta al termine e porterà alla Roma una ripresa, come si suol dire, col botto. Nel secondo tour de force post pausa nazionali i giallorossi affronteranno 7 gare che diranno molto, ma non tutto, sul destino della squadra di José Mourinho che ha come obiettivo dichiarato, almeno per il primo anno, il quarto posto e quindi la qualificazione in Champions League.
E il menù della ripresa, con la Conference League di mezzo, presenta subito alla Roma un piatto forte: la trasferta di Torino con la Juve, in un campo che definire ostico è riduttivo (una sola vittoria e dieci ko in undici gare in "terra" bianconera). Per la Roma e José Mourinho sarebbe vitale riuscire a battere la squadra di Max Allegri, per più motivi.
Senza considerare quello atavico della rivalità (culminata negli anni '80 con il famigerato gol di Turone) con i bianconeri, tre punti a Torino regalerebbero ai giallorossi maggiore consapevolezza, dopo le sistematiche batoste prese negli scontri diretti nel biennio targato Paulo Fonseca (solo una vittoria, appunto, contro una Juve già in vacanza).
Un successo (difficile, sia chiaro) avrebbe la capacità di lanciare la Roma in orbita Champions dopo il ko nel derby, anche se la situazione di classifica è assolutamente in linea con gli obiettivi visto il quarto posto solitario a +3 sulla Fiorentina quinta. Propellente per una serie di partite che vedrà i ragazzi di Mourinho affrontare in sequenza anche il Napoli capolista e il Milan secondo in classifica - intervallati dalla trasferta di Cagliari -.
Vincere a Torino, o quantomeno provarci sul serio. Questo l'imperativo della Roma. "Vincere malgrado tutto", come ha fatto scrivere José Mourinho all'interno della palestra di Trigoria. E a lui, di sicuro, non c'è davvero bisogno di spiegarlo.
Segui 90min su Instagram.