Quanto è costato l'esonero di Sarri alla Juve?
Il 7 agosto scorso, all'Allianz Stadium si giocava Juventus-Lione, gara di ritorno degli ottavi di Champions League. Era una partita delicata per i bianconeri che, dopo lo stop per la pandemia, si approcciavano al match stanchi di un tour de force in campionato, ma con l'obiettivo di ribaltare l'1-0 dell'andata. Quella sera gli uomini di Maurizio Sarri dovettero arrendersi a Depay e compagni e dire addio al sogno Champions.
A distanza di poche ore, la Juventus diramò un comunicato ufficiale con il quale sollevava il tecnico toscano e il suo staff dall'incarico. Si trattava del fallimento della rivoluzione del "Bel gioco Sarriano". Tuttavia, il contratto dell'ex allenatore bianconero è ancora valido e durerà fino al 30 giugno di quest'anno, quando le due parti porranno definitivamente fine al loro rapporto di lavoro.
Ma quanto è costato l'esonero di Sarri alle casse bianconere? Sicuramente l'inversione di marcia attuata dalla società si è rivelata tutt'altro che economica, dal momento che l'ex allenatore di Chelsea e Napoli percepiva 6 milioni di stipendio (a cui si aggiungono quelli dello staff) e che aveva firmato un contratto fino al 30 giugno 2021. Se andiamo a visionare la relazione semestrale al 31 dicembre della società degli Agnelli, e in particolar modo la voce "Fondo per rischi e oneri", ci accorgeremo - come riporta Calcio & Finanza - che sono 15,457 i milioni di euro che la Juve dovrebbe versare al tecnico toscano. «Gli Accantonamenti a fondo rischi e oneri diversi si riferiscono principalmente al costo correlato all’esonero dello staff tecnico», cita testualmente il rapporto.
Negli uffici di Torino, sono ormai poche le speranze di vedere Maurizio Sarri su un'altra panchina entro il termine dell'accordo. Se infatti l'ex allenatore bianconero dovesse approdare a una nuova squadra, il precedente accordo tra lui e la Juventus verrebbe rescisso, cosicché i bianconeri risparmierebbero i 15 milioni di stipendio rimanenti.
Non è però l'unica voce che spicca nel rapporto semestrale. Ad attirare l'attenzione sono anche i 1,878 milioni relativi agli "oneri accessori". «Gli oneri accessori su diritti pluriennali calciatori non capitalizzati sono principalmente riferiti a compensi riconosciuti ad agenti FIFA per servizi resi in occasione della cessione di contratti di prestazione sportiva e in occasione dell’acquisizione o del rinnovo dei contratti, qualora il compenso sia condizionato alla permanenza del calciatore quale tesserato della Società», fanno sapere i bianconeri.
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