Quando Cristiano Ronaldo fu a un passo dal Milan: "Era tutto fatto"
Sì, Cristiano Ronaldo è stato vicino al Milan! Ancor prima dell'arrivo alla Juventus, ai tempi del Real Madrid, e quando era già un campione affermato. A raccontarlo è stato El Mundo, nel settembre del 2018. Il Milan di Yonghong Li nell'estate del 2017 aveva pronta un'offerta da 150 milioni di euro netti per cinque anni di contratto al portoghese.
Marco Fassone, nel 2018, dopo l'addio, confermò: “È vero, Yonghong Li voleva Cristiano Ronaldo al Milan. Mr Li voleva CR7 in rossonero perché riteneva che avesse una grande forza sul mercato cinese. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti nel luglio 2017 con il suo procuratore Mendes, per verificare i costi e la disponibilità del giocatori”. Poco tempo dopo, nuove conferme da Fassone: “Ronaldo era una fissazione per Mr Li. Lo voleva e insisteva per averlo. Ne ho parlato con Mendes, il procuratore, Ronaldo era disponibile a lasciare il Real Madrid e il Milan è un club di fama mondiale che gli piaceva”.
Anche l'ex ds del Milan, Mirabelli, confermò le intenzioni di Yonghong Li. Ecco le sue parole nella ricostruzione offerta dalla Gazzetta dello Sport: “Era un’operazione che ci era venuta in mente e sottotraccia ne parlammo con Jorge Mendes. Sapevamo che poteva avere problemi al Real. Parlammo anche di ingaggio e facemmo tutto, ma poi...”. Un’altra volta raccontò: “CR7 ci aveva detto: ‘Non siete in Champions, ok, ma io l’Europa League non l’ho mai vinta e vincerò anche quella’. Era convinto: io mi sono seduto con l’agente e la mia parte era finita. Qualcuno dice che è una presa per i fondelli, ma noi Ronaldo lo avevamo bloccato, c’era la possibilità di prenderlo, è tutto vero. Con la proprietà di oggi, Ronaldo giocherebbe al Milan. Sono convinto che Ronaldo avrebbe raggiunto Milano per giocare per la società rossonera”.
Perché l'accordo non arrivò? Fassone disse: “Convinsi Mr.Li a lasciar perdere il sogno: Ronaldo costava troppo. Abbiamo fatto una valutazione interna e l’operazione non era sostenibile”. Mirabelli invece disse: “La proprietà cinese bloccò l’affare perché non era sostenibile. I cinesi non hanno tirato fuori i soldi: pensavano che non saremmo mai arrivati a trattare un campione così. Fassone mi ha detto che i numeri non tornavano e abbiamo dovuto lasciare perdere. Prima mi hanno dato un budget poi un altro, questo è il punto: a me hanno detto che avevamo la possibilità di prenderlo, che i soldi c’erano, poi dal giorno alla notte mi hanno detto il contrario. Con la proprietà di oggi, Ronaldo giocherebbe al Milan. Sono convinto che Ronaldo avrebbe raggiunto Milano per giocare con noi”. Secondo El Mundo l'affare non si fece per la volontà di CR7 di firmare per un club in netta ricostruzione.
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