Quali sono le squadre di Serie A che hanno incassato più soldi grazie alle giovanili?

Tra i 100 settori giovanili più redditizi degli ultimi dieci anni ci sono anche 9 società italiane.

Nicolo Barella, cresciuto nel vivaio del Cagliari
Nicolo Barella, cresciuto nel vivaio del Cagliari / Nicolò Campo/GettyImages
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Pur essendo lontane anni luce da Benfica, Ajax e Lione, anche le società italiane hanno dimostrato negli ultimi dieci anni di poter generare importanti ricavi tramite con la cessione dei calciatori cresciuti nei propri settori giovanili. Grazie ad una ricerca del CIES, che ha reso pubblici i ricavi delle 100 società con i vivai più redditizi al mondo nell'ultima decade, possiamo notare la presenza di ben 9 club italiani. Si tratta di Atalanta, Inter, Roma, Fiorentina, Empoli, Juventus, Genoa, Milan e Cagliari. Si va dai 250 milioni di euro incassati dalla Dea tra il 2014 e il 2023 e i 57 milioni di euro messi in cassa dai sardi sempre nello stesso periodo di tempo. Per fare un paragone con le tre società al mondo ad aver incassato più soldi dalla cessione dei giocatori cresciuti in casa (Benfica, Ajax e Lione), si va dai 516 milioni incassati dai portoghesi ai 376 e 370 milioni di euro portati a casa dagli olandesi e dai francesi.

Il settore giovanile diventa sempre più importante per le società di calcio, sia dal punto di vista tecnico che economico. La crescita di calciatori in casa permette ai club di risparmiare denaro per l'acquisto di giocatori e, in caso di cessione, porta importanti ricavi e plusvalenze.

Le 9 società di Serie A con il settore giovanile più redditizio (dal 2014 al 2023)

SQUADRA

GIOCATORI CEDUTI

INCASSO TOTALE

Atalanta

34

250 milioni di €

Inter

35

134 milioni di €

Roma

35

131 milioni di €

Fiorentina

14

123 milioni di €

Empoli

15

104 milioni di €

Juventus

22

94 milioni di €

Genoa

11

90 milioni di €

Milan

18

77 milioni di €

Cagliari

3

57 milioni di €

Cosa notiamo in questa tabella. Tra le nove società italiane ci sono club di tutti i tipi: le big, piazze da centro classifica e club che lottano per la salvezza in Serie A. La presenza dell'Atalanta al primo posto stupisce poco. La Dea ha da tempo uno dei migliori settori giovanili d'Italia e negli ultimi dieci anni ha cresciuto diversi talenti poi finiti in grandi squadre: alcuni si sono persi per strada, altri invece giocano da titolari nelle squadre da vertice. Nonostante le cessioni, la squadra bergamasca negli ultimi dieci anni ha ottenuti i suoi migliori risultati nella storia, con qualificazioni costanti in Europa e cammini brillanti in Champions League.

Si notano subito anche i 57 milioni di euro incassati dal Cagliari con sole tre cessioni. La differenza in questo caso l'ha fatta un solo calciatore: Nicolò Barella, ceduto per quasi 50 milioni di euro all'Inter (tra parte fissa e bonus vari).

Squadre come Inter, Juventus e Milan hanno spesso ceduto i giovani del vivaio per questioni di bilancio e, in alcuni casi, per autofinanziare acquisti per la prima squadra. I rossoneri hanno incassato 77 milioni di euro negli ultimi dieci anni, e hanno perso a costo zero probabilmente il talento più importante cresciuto nel proprio settore giovanile: Gianluigi Donnarumma. Probabilmente una sua cessione un anno prima della scadenza del contratto avrebbe permesso di raddoppiare la cifra totale incassata nell'ultima decade.

L'Empoli è tra le squadre italiane che sfrutta maggiormente il proprio settore giovanile. Cresce i calciatori in casa, li utilizza per qualche stagione in prima squadra (indipendentemente dalla categoria) e poi li cede alla prima grande offerta. In questo modo la proprietà riesce a tenere in ordine i conti e galleggiare tra le prime due categorie italiane.