Quali sono gli 8 pacchetti per la vendita dei diritti tv della Serie A dal 2024?
Di Marco Deiana
La Lega Serie A oggi ha dato il via libera alla creazione di una serie di pacchetti, su base triennale, quadriennale e quinquennale per il bando sui diritti televisivi del massimo campionato italiano a partire dal 2024, quando scadrà l'attuale contratto - valido ancora per la stagione 2023-24 - che vede in DAZN il broadcaster in possesso di tutti i match di campionato, con una co-esclusiva di tre partite per ogni giornata in mano a SKY.
Il bando per la vendita del diritti televisivi della Serie A in Italia sarà pubblicato tra fine maggio e inizio giugno. Come già accennato poco sopra non mancheranno le novità: dalla varietà di pacchetti a disposizione, che permetteranno alla Lega Calcio di scegliere poi quello che darà maggiori garanzie tecniche ed economiche, alla possibilità di sottoscrivere contratti non più solo triennali - come stabilito dalla Legge Melandri - ma anche su base quadriennale e quinquennale, permettendo quindi ai broadcast di poter investire più soldi avendo maggiori garanzie sulle durata del contratto.
L'obiettivo economico della Lega Serie A
La Lega Serie A, tramite il proprio amministratore delegato, ha parlato di obiettivi economici da raggiungere per la vendita in Italia dei diritti televisivi del campionato nazionale. Lo stesso De Siervo ha spiegato come potrebbe crescere la cifra minima se anziché su base triennale, si dovessero chiudere i contratti su base quadriennale o quinquennale.
Considerando un prezzo X su un pacchetto su base triennale, in caso di vendita su base quadriennale il prezzo aumenterebbe del 10% e su base quinquennale di un altro 10%.
Considerando come prezzo minimo concordati in Lega Serie A di 1,2 miliardi di euro per la vendita su base triennale, su base quadriennale il prezzo minimo diventerebbe di circa 1,33 miliardi e su base quinquennale circa 1,44 miliardi di euro.
La composizione degli 8 pacchetti a disposizione per i diritti tv della Serie A
La Lega Calcio ha trovato un accordo unanime per la creazione di ben otto pacchetti diversi per la vendita dei diritti televisivi della Serie A in Italia (tutti possono essere venuti su base triennale, quadriennale e quinquennale).
PACCHETTO | FORMULA | SPIEGAZIONE |
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Pacchetto 1 | 10 + 3 + 3 | La formula attuale: una emittente ha tutte le 10 partite, mentre 3 gare saranno in co-esclusiva su satellite e OTT |
Pacchetto 2 | 6 + 3 + 1 | Due emittenti si dividono (non equamente, 6 e 3) 9 partite, mentre 1 partita sarà in esclusiva su un'altra emittente |
Pacchetto 3 | 9 + 1 | Una emittente avrà in esclusiva 9 partite, con 1 partita in esclusiva su una seconda emittente |
Pacchetto 4 | 8 + 2 | Una emittente ha in esclusiva 8 partite e una seconda emittente ha l'esclusiva di 2 partite |
Pacchetto 5 | 7 + 3 | Una emittente ha in esclusiva 7 partite, mentre un'altra emittente avrà in esclusiva 3 partite |
Pacchetto 6 | 5 + 5 + 3 | Per 35 giornate due emittenti si divideranno le 10 partite (5 e 5), una terza emittente avrà l'esclusiva su tre intere giornate di campionato |
Pacchetto 7 | 10 + 10 | Due o più emittenti hanno in co-esclusiva tutte le partite del campionato |
Pacchetti 8 | 9 + 9 + 1 | Due o più emittenti hanno in co-esclusiva 9 partite per ogni giornata, un'altra emittente ha in esclusiva 1 partita a giornata |
Come si sviluppa un bando per la vendita dei diritti tv della Serie A
Ma come funziona esattamente la vendita dei diritti televisivi in Italia del campionato nazionale? Si parte da una prima fase dove le varie emittenti fanno la propria offerta su più pacchetti. In base alla cifra, si decide di avviare una trattativa privata. Questa non avviene se la Lega Serie A dovesse ottenere la cifra minima (da 1,2 miliardi di euro su base triennale a 1,44 miliardi su base quinquennale).
Se le emittenti dovessero raggiungere la cifra minima richiesta, la Lega Serie A è obbligata ad accettare le offerte per quel determinato pacchetto. Se invece non si dovesse raggiungere la cifra minima si avvia la fase due, ovvero quella delle trattative private. La Lega Calcio porterà i risultati ottenuti in assemblea e lì si dovrà decidere se accettare o meno le proposte delle emittenti (e per quale pacchetto).
La fase tre, in caso di mancato accordo dopo la fase due, è quella che porterà alla creazione di un canale della Lega, vincolante per dieci anni in cui "un partner finanziario come distributore del canale può offrire un minimo garantito alla Lega e presentarsi lui sul mercato".