Quali sono i giocatori della scuderia di Raiola che farebbero comodo alla Juve?

Mino Raiola
Mino Raiola / Alexander Hassenstein/Getty Images
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Continua il Gran Tour in giro per l'Europa di Mino Raiola: dopo le tappe in Spagna e in Inghilterra, il potente procuratore è sbarcato infatti a Torino, per parlare con la Juventus di alcuni suoi assistiti. Come abbiamo detto in precedenza, sono diversi i temi trattati con i bianconeri: dalla permanenza di De Ligt al possibile scambio Bernardeschi-Romagnoli col Milan. C'è chi ha addirittura azzardato che l'italo-olandese abbia messo sul piatto Gianluigi Donnarumma il cui contratto con i rossoneri è in scadenza a giugno e il rinnovo tarda ad arrivare.

Per ora non è lecito sapere i motivi della sua visita, ma sappiamo che quando c'è di mezzo Mino Raiola, non bisogna mai dare nulla per scontato. Il calciomercato è quasi alle porte e la Juventus ha intenzione di ristrutturare in maniera drastica la rosa. Proviamo ad analizzare quale giocatore della ricca scuderia di Raiola potrebbe fare al caso dei bianconeri.

Gianluigi Donnarumma

Gianluigi Donnarumma
Il bacio della discordia / Emilio Andreoli/Getty Images

Un amore controverso quello tra Donnarumma e il Milan: Gigio gioca con i rossoneri da quando aveva 13 anni, ha esordito in prima squadra quando ne aveva 16 e ora che ne ha 22 è una delle colonne portanti del progetto, però il rinnovo fatica ad arrivare e Raiola potrebbe averlo offerto ad Agnelli. Nella Juve, Szczesny offre ampie garanzie, ma i probabili addii di Buffon e Chiellini potrebbero spingere la dirigenza bianconera a ingaggiare Donnarumma a parametro zero per restaurare il nucleo di giocatori azzurri che da sempre la Vecchia Signora mette a disposizione dell'Italia.

L'operazione appare tutto sommato praticabile, visto che Paratici potrebbe concedere a Donnarumma quel contratto da almeno 10 milioni che il Milan non vuole offrirgli. Difficile però che il classe '99 possa lasciare i rossoneri a parametro zero, rinunciando così alla possibilità di giocare la Champions del prossimo anno con la squadra che l'ha cresciuto, per approdare poi in una società che lotta ancora per entrare tra le prime 4.

Alessio Romagnoli

Federico Bernardeschi, Alessio Romagnoli
Possibile scambio in vista? / Claudio Villa./Getty Images

Uno dei temi più caldi riguarda ancora Juventus e Milan: Raiola sarebbe andato a Torino per parlare infatti di un eventuale scambio tra due suoi assistiti, Bernardeschi e Romagnoli.

L'affare sembra più che possibile: i rossoneri sembrano voler investire più su Tomori e potrebbero lasciar partire il capitano a cuor leggero, con l'opportunità di rinforzare il reparto offensivo. Allo stesso tempo, i bianconeri avrebbero la possibilità non solo di liberarsi di un giocatore in esubero (visto che provano a inserirlo come contropartita in ogni trattativa) ma di trovare anche un sostituto di Chiellini, prossimo al ritiro.

Paul Pogba

Paul Pogba
Certi amori non finiscono... / Gabriele Maltinti/Getty Images

Quando si parla di Raiola e Juventus, ci viene subito in mente il nome di Paul Pogba. La Vecchia Signora ha intenzione di rivoluzionare il proprio centrocampo e chissà se il francese non possa essere il nome giusto. Pogba garantirebbe una grande esperienza internazionale e una duttilità tattica (ultimamente Solskjaer lo schiera da esterno alto) che ogni allenatore cerca in un calciatore.

L'operazione è però molto complicata: prima bisogna decidere il futuro dei vari Ramsey, Rabiot e Bentancur, poi va considerato l'alto costo del cartellino e l'ingaggio astronomico percepito dal Polpo Paul. Molto dipenderà anche dal posizionamento della Juve in campionato: infatti, è impensabile che il centrocampista possa arrivare in caso di mancata qualificazione in Champions League.

Erling Haaland

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Il sogno proibito / INA FASSBENDER/Getty Images

Passiamo ora al capitolo attaccanti. Quello in foto è il giocatore più ambito del roster di Raiola. Quando il gigante norvegese si è trasferito al Borussia Dortmund lo scorso inverno, nessuno pensò che ci sarebbe rimasto a lungo. Haaland scalpita e ha voglia di fare il definitivo salto di qualità in un top club europeo.

La Juventus andrà a mettere pesantemente mano al proprio reparto offensivo, con Dybala, Morata e Ronaldo non sicuri della riconferma per il prossimo anno. Nel caso in cui Agnelli, Nedved e Paratici avessero intenzione di far piazza pulita e cederli tutti e 3, Haaland sarebbe il giocatore giusto per rifondare da zero l'attacco bianconero. Il cartellino del norvegese costa tanto e la concorrenze è più che spietata, ma il ruolo centrale nel nuovo progetto juventino potrebbe spingerlo ad accettare delle eventuali proposte.

Moise Kean

Moise Kean
Ringiovanire l'attacco / Chris Ricco/Getty Images

Una grande stagione con il PSG e una maturità calcistica che sembra finalmente arrivata potrebbero portare i bianconeri a cercare il ritorno di Moise Kean, dopo averlo venduto con troppa leggerezza all'Everton nel 2019.

L'attaccante di origini ivoriane sarebbe un'ottima soluzione per dare nuova linfa all'attacco e, dato che negli ultimi due anni ha iniziato a giocare anche come esterno, Kean garantirebbe a Pirlo una buona duttilità tattica. Il problema principale è anche stavolta il costo del cartellino, con l'Everton (proprietario del giocatore) che pretende 70 milioni di euro per lasciarlo partire. Inoltre, è probabile che il PSG possa fare sul serio, sbarazzandosi di Icardi e accontentando gli inglesi.

Zlatan Ibrahimovic

Juventus Swedish forward Zlatan Ibrahimo
Per una Juve "divina" / PATRICK HERTZOG/Getty Images

Sappiamo benissimo che lo svedese è prossimo al rinnovo. Infatti, un suo trasferimento a Torino è più improbabile di quello di Haaland, ma bisogna ammettere che Zlatan Ibrahimovic farebbe decisamente al caso della Juventus. Con il suo carisma saprebbe sicuramente rimettere in riga i giocatori più deludenti di questa stagione, proprio come ha fatto l'anno scorso con i rossoneri. Inoltre, Zlatan garantisce imprevedibilità e giocate sopraffine di cui i bianconeri ultimamente scarseggiano.

Ibrahimovic pretende sempre il massimo da sé e dai suoi compagni e dispone della leadership giusta che agli juventini è spesso mancata in campionato e in Champions.


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