Quali regali avrebbe voluto trovare l'Inter sotto l'albero?
Dopo una stagione conclusa perdendo uno Scudetto apparso a lungo più che raggiungibile, per mano del Milan, l'Inter sta vivendo un'annata fatta di alti e bassi, impreziosita comunque da un girone di Champions League superato nonostante l'insidia Barcellona. Il giorno di Natale è l'occasione giusta per celebrare quel che si è ricevuto ma, al contempo, permette anche di valutare ciò che si sarebbe desiderato trovare sotto l'albero. Vediamo dunque, in casa nerazzurra, quali doni sarebbero stati ben accetti ma non sono alla fine arrivati, tra campo e mercato.
Meno dubbi sui big
Avvicinandosi a grandi passi al mercato invernale è evidente che il tema degli acquisti e delle cessioni diventi centrale, anche mediaticamente. La gag di Zhang in merito ai "5 euro da lasciare per fare mercato" ha regalato sorrisi amari alla piazza, con la consapevolezza ormai diventata abituale di dover cedere per poter pensare eventualmente al mercato in entrata.
E negli ultimi giorni, accanto al nome di Skriniar e a quello di Dumfries, sono emersi anche profili insospettabili: non certo un cartello "vendesi" apposto sulle stelle nerazzurre, dunque, ma l'idea poco comoda di non poter dare niente per scontato.
Un Lukaku in forma
Il Mondiale vissuto da Lukaku non ha certo aiutato il belga a ritrovare entusiasmo e spunti positivi in vista della seconda parte di stagione, dopo i primi mesi ricchi di problemi fisici e di difficoltà. Il ritorno tanto desiderato in nerazzurro, pomo della discordia nel rapporto tra Lukaku e i Blues, non ha dato gli effetti sperati e non ha riallacciato quel filo interrotto con l'addio: è evidente che un contributo diverso di BigRom avrebbe fatto la differenza, ripagando l'importante investimento sostenuto in estate (ritenuto anche prioritario rispetto ad altre idee di mercato) e tenendo alla larga i possibili rimpianti.
Solidità difensiva in trasferta
Uno dei tratti maggiori di fragilità nell'Inter di questa stagione si lega al rendimento difensivo, soprattutto in trasferta: gli uomini di Inzaghi, a fronte di 15 gol fatti lontano da San Siro, hanno subito ben 18 reti: solo il Bologna ha fatto peggio in questa prima parte di stagione. Un aspetto, questo, che ovviamente contribuisce a spiegare la distanza già importante rispetto al Napoli capolista. Accanto al rendimento difensivo in trasferta si sottolinea anche la tendenza ad un calo evidente nella ripresa (l'Inter sarebbe ottava considerando i risultati dei secondi 45 minuti mentre, valutando solo i primi tempi, sarebbe addirittura al primo posto).