Quale sarebbe il ruolo ideale per Del Piero nella Juventus e perché?
Il minuto segnato sul tabellone è il 23, lo stadio scoppia in un applauso fragoroso e l'inquadratura si sposta sulla tribuna, ad alzarsi in piedi per ringraziare dell'affetto è Alessandro Del Piero presente alla partita che la Juventus ha giocato contro il Verona. L'amore che i tifosi hanno riservato all'ex numero 10 non è mai svanito e si sente tutto, il capitano degli anni felici e meno felici, l'uomo che ha riportato in Serie A la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio, restando ad indossare il bianconero nonostante il corteggiamento di altri grandi club. Non è la prima volta che ADP torna allo Stadium da ospite e ogni volta gli viene riservata l'accoglienza che merita per quello che ha fatto con questa maglia: alla luce del legame che c'è tra l'uomo e questi colori, potrebbe essere la figura giusta da reinserire in un ambiete che va ricostruito? Proviamo a dare una risposta e a vedere dove potrebbe esprimere al meglio le sue capacità.
Chi è Alessandro Del Piero
Partiamo dall'inizio e snoccioliamo qualche numero: questo signore ha segnato 290 volte con la maglia che ha indossato dal 1993 al 2012; grazie a questo è il miglior marcatore della storia del club. Rigorosamente con la squadra di Torino per 705 volte, il calciatore con più presenze nella storia del club, una leggenda vivente di questa squadra. Nella sua carriera ha vinto tutto, dai Mondiali (2006) alla Champions League (1996); il Pinturicchio, soprannome regalatogli dal famigerato "avvocato" Gianni Agnelli per le pennellate che eseguiva con la sfera tra i piedi, ha lasciato al calcio anche un tipo di tiro. Calciare il pallone dal limite sinistro dell'area per spedirlo nell'angolo destro della porta con un giro impeccabile viene ancora chiamato "gol alla Del Piero".
Che ruolo potrebbe avere?
Una persona con la sua esperienza potrebbe essere la figura ideale per completare l'organico attualmente composto da tecnici: il nuovo presidente Gianluca Ferrero non ha un passato calcistico così come l'amministratore delegato Maurizio Scanavino. In attesa di completare i ruoli con un direttore sportivo, Del Piero potrebbe essere introdotto magari come vicepresidente; nel calcio abbiamo già visto vecchie glorie in ruoli del genere a partire dal passato recente con Pavel Nedved che lo è stato con i risultati che abbiamo visto, un decennio fatto di trofei. Se volgiamo lo sguardo in casa di altri vediamo che nello stesso ruolo sopra citato per l'Inter c'è Javier Zanetti, una bandiera anche lui; restando in tema di giocatori con un passato nella Juve possiamo citare Angelo Peruzzi: Club manager della Lazio. Per citarne uno internazionale basta nominare Juan Roman Riquelme anche lui ricopre il ruolo di vicepresidente e anche lui per la squadra con cui ha scritto gran parte della sua storia, il Boca Juniors.
Da questo breve viaggio nei numeri prima e nei ruoli poi abbiamo capito che il mondo del calcio vive e si nutre di questo tipo di momenti, dalla forte carica simbolica: portare i campioni del campo dietro una scrivania. Una leggenda come Alessandro Del Piero farebbe bene non solo alla Juventus, ma al sistema calcio italiano, parliamo di un professionista stimato e conosciuto in tutto il mondo. A maggior ragione in un momento quanto mai delicato come quello che sta vivendo la squadra torinese integrare una figura che sia competente, dopo aver vissuto la sua carriera siamo certi che sia all'altezza del ruolo, potrebbe essere un'iniezione di fiducia e una carica di entusiasmo per tifosi e lo staff. Non va sottovalutato l'apporto strettamente tecnico che potrebbe avere, oltre ad essere uno che parla di calcio con cognizione di causa è stato plasmato negli ambienti bianconeri, ha firmato in bianco il suo ultimo contratto e lo ha fatto sulle fondamenta della nuova casa della Juve (l'Allianz Stadium). Più della personificazione del DNA bianconero chi si potrebbe volere?