Quale messaggio vuole lanciare Luis Enrique su Twitch?

Luis Enrique
Luis Enrique / Quality Sport Images/GettyImages
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Il Mondiale 2022 è appena cominciato: ogni singola nazionale è arrivata in Qatar con l'obiettivo di sollevare la Coppa del Mondo e già sono cominciate le conferenze stampa dove calciatori e commissari tecnici rilasciano dichiarazioni alla vigilia della prima sfida. Ciò che ha suscitato stupore è stata la scelta di un ct come Luis Enrique di non voler sedersi davanti al microfono ad ascoltare le domande dei giornalisti. Infatti, l'allenatore della Spagna ha deciso di sbarcare su Twitch (nota piattaforma di video-streaming di proprietà di Amazon), per rispondere non solo ai cronisti ma anche agli utenti in modo tale da poter coinvolgere più tifosi attorno alla Roja.

Sicuramente una presa di posizione coraggiosa: Luis Enrique è uscito dagli schemi ed ha anche lanciato un messaggio. La ragione dietro questa scelta? Provare ad allontanare - almeno in parte - i media dalla nazionale spagnola e intrattenere (ovviamente non in maniera del tutto improvvisata) ogni singolo appassionato di calcio.

Probabilmente una decisione che è stata anche presa in seguito ai malumori creatisi nel corso dell'ultimo Europeo: la Roja non ha vissuto con tranquillità quel torneo, con i rumours e le indiscrezioni che pesavano come un macigno date le aspettative troppo alte attorno al gruppo. Una decisione che però lancia un avviso a tutte le nuove generazioni anche di giornalisti che - adesso - potranno seguire senza problemi ciò che dice l'allenatore senza poter fare i salti mortali per un accredito in sala stampa.

C'è anche un dato da considerare: Luis Enrique ha superato nel corso della prima live Twitch uno streamer potentissimo come Ibai Llanos (con quest'ultimo che ha ospitato nel suo canale un difensore come Gerard Piqué), che non si è sottratto nel lanciare un assist a tutti i suoi followers: "Voglio che Luis Enrique sia mio nonno. Qui trovate il suo canale per seguirlo. Speriamo che non lo chiuda perché mi piace molto". Pubblicità o guanto di sfida? Questo ovviamente non lo sappiamo, ma già la "benedizione" di un concorrente fa riempire di gioia il ct della Spagna.

Un'altra curiosità: lo scopo benefico delle live. Luis Enrique non incasserà un centesimo e devolverà ogni soldo in beneficenza, segno evidente di come le live su Twitch siano anche un giusto strumento per una buona causa. Avvicinare le nuove leve, coinvolgere i tifosi tra un troll e un altro, e anche "snobbare" i giornalisti lanciando loro un messaggio semplice ma allo stesso tempo potente, ovvero quello di creare un pubblico più consono e caloroso vicino alla squadra. "L’idea è nata guardando mio figlio passare tante ore a seguire gli streamers", ha affermato l'allenatore. Un doveroso grazie va anche al figlio, nella speranza di avere altri tecnici online scambiando subs e prime per un calcio più moderno e senza filtri in termini di comunicazione.


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