Quale colpo di mercato serve davvero alla Juventus?
La Juventus ha fermato l'Inter o l'Inter ha fermato la Juventus? Guardando la gara e provando a dimenticare tutte le altre informazioni che abbiamo ci è sembrato che fosse più la seconda opzione. Il club bianconero ha giocato in casa e ha dominato la prima mezz'ora passando meritatamente in vantaggio con Vlahovic. Poi il pari quasi istantaneo e la fine virtuale del match, con un tempo d'anticipo.
Se analizziamo la prima parte, ovvero quella in cui si è apprezzata una partita divertente, la Juventus ha giocato meglio. Poi, come detto da entrambi i tecnici e da diversi interpreti, "era importante non perdere".
Trascorse 13 giornate, vediamo in vetta l'Inter a 32, con una distanza di 2 punti sulla Juventus a quota 30. Dopo la sconfitta di Sassuolo, la squadra di Allegri è andata in scia, ritrovando se stessa di settimana in settimana. L'asticella si è alzata a suon di "l'obiettivo è arrivare nelle prime quattro", ripetuto come un mantra.
Nell'intervista post Derby d'Italia il primo a sbottonarsi è stato Adrien Rabiot che indossava la fascia da capitano. "L'obiettivo, il mio, quello che ci diciamo nello spogliatoio, è vincere lo Scudetto. Perché siamo campioni, siamo forti, dobbiamo essere consapevoli di questo e secondo me ce la possiamo fare". Massimiliano Allegri è rimasto invece sull'obiettivo di cui sopra, provando ad abbassare le aspettative. Ormai però, sembra già troppo tardi. Forse la Juventus non era e non è la favorita, ma si trova lì, con una gara a settimana da disputare.
Dove colpire sul mercato?
Un impegno settimanale che potrà diventare più faticoso soltanto nel caso in cui la Juventus arriverà in fondo alla Coppa Italia. L'assenza di Coppe europee concede indubbiamente un vantaggio ai bianconeri, che dovrebbero comunque muoversi sul mercato. Per quanto concerne la linea difensiva Rugani si dimostra ancora un'alternativa valida (e Alex Sandro è appena rientrato); Kostic e Cambiaso sulle corsie attraversano momenti ottimi (e come altre opzioni ci sono Weah e McKennie). Il pacchetto Vlahovic, Chiesa, Milik e Kean per due posti sta regalando certezze e Szczesny è il secondo portiere meno battuto in Serie A (dopo Sommer).
Resta un reparto: il centrocampo. La Juventus ha perso Nicolò Fagioli e Paul Pogba. Due dei sette che possono occupare un posto nel trio in mediana disegnato da Allegri; ne restano cinque. Manuel Locatelli e Adrien Rabiot sono inamovibili, con Miretti principale candidato a completare il trio, McKennie (che spesso viene preferito a destra) e Nicolussi Caviglia.
Pochi per competere in una stagione da Scudetto. Da eterni difensori delle rose costruite con il doppio ruolo, alla Juventus manca un calciatore a livello numerico, ma possiamo dire che manchi anche un determinato tipo di calciatore. Quel centrocampista che tutti si augurano diventi presto Fabio Miretti, cresciuto molto nell'ultimo anno e sulla strada giusta. Una mezz'ala di qualità, che riesca con fantasia e concretezza nell'ultimo passaggio e che possa anche un po' cambiare l'inerzia della squadra bianconera nei momenti improduttivi delle partite.
Non c'è un nome in particolare che risuona nella nostra testa. Locatelli e Rabiot consentono di pensare a chiunque grazie alle loro spiccate doti difensive. Un centrocampista alla Calhanoglu o Reijnders, come Luis Alberto o Pellegrini, simile a Zielinski o Koopmeiners, soltanto per restare in Serie A. Qualcuno che non porti Allegri a effettuare scelte obbligate, ma che aumenti la qualità nel palleggio della Juventus, senza snaturare un'identità ben precisa, che ha decisamente cominciato a ripagare.
La Juventus spesso vince di misura e non sbaglia quasi mai i big match. Due pareggi contro Inter e Atalanta, e le vittorie con Milan, Lazio e Fiorentina. Restano Napoli e Roma da affrontare in casa per concludere il girone d'andata, cercando di massimizzare il più possibile. Allegri sul mercato è stato chiaro nel postpartita dell'Allianz.
"Il mercato di gennaio non esiste. Sono molto contento della squadra, le squadre si fanno a giugno. Il nostro obiettivo è fare un passetto alla volta. Restare a 2 punti dall'Inter è importante. Oggi era è importante più che vincere, non perdere. Fa parte del percorso che stiamo facendo".
Se il mercato di gennaio non esisterà lo scopriremo appunto nel primo mese dell'anno, quando sarà ancora più chiara anche la situazione lotta Scudetto.