Qual è la soluzione per salvare la stagione di De Ketelaere al Milan?
Quando eravamo più giovani e nostra madre ci chiedeva di risistemare la stanza, trovavamo sempre la maniera più fantasiosa per "mettere in ordine senza davvero mettere in ordine". Una specie di pigrizia creativa si impossessava di noi e ci portava a coprire la caterva di vestiti lasciati alla rinfusa sui letti o a mettere la consueta polvere sotto il tappeto. Oggi che così tanto giovani non lo siamo più, e che di tirate d'orecchie dalla mamma ne abbiamo prese a bizzeffe, abbiamo imparato che prima o poi il tempo ci mette di fronte alle nostre responsabilità e che tutti i problemi vanni risolti.
Venendo al calcio, il Milan ha pensato di mettere momentaneamente da parte le difficoltà di ambientamento di Charles De Ketelaere nella maniera più intuitiva, e allo stesso tempo goffa, possibile: non facendolo giocare. Va precisato che negli ultimi tempi i rossoneri non se la stanno passando bene e che la timidezza di un ragazzo belga che deve ancora orientarsi tra le vie di Milano è l'ultima delle loro priorità. Tuttavia, per l'investimento compiuto la scorsa estate, per le grandi aspettative che giravano sul suo conto e per averlo corteggiato a lungo come se fosse la più bella delle top model, il Milan ha l'imperativo categorico di ricavare qualcosa di buono da De Ketelaere.
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Già, ma come? Per Stefano Pioli questo è un periodo colmo di incertezze. Proprio come un qualsiasi artista che nella propria carriera attraversa una fase di sperimentazione, il tecnico del Milan sta alternando in maniera quasi randomica il suo consueto 4-2-3-1 a un più spigliato 4-3-3 fino a un futuristico 3-5-2. Le ultime due alternative però non comportano l'utilizzo di un trequartista, tema ricorrente dello scorso mercato estivo.
Abbiamo trascorso 3 mesi sorbendoci le prediche di giornalisti e opinionisti che evidenziavano l'assenza di un fantasista che ispirasse la manovra offensiva del Milan, ci sono stati tormentoni su tormentoni legati a questo o a quel giocatore e alla fine che il trequartista è arrivato davvero che fa Pioli, non lo fa giocare?
La scelta di lasciare fuori De Ketelaere puntando su calciatori più inseriti nel contesto della Serie A è naturalmente giustificata e condivisibile, ma visto che neanche le nuove soluzioni stanno portando risultati, con il Milan che in questo 2023 ha vinto solo una delle otto partite disputate, perché non riesumare il problema e provare a risolverlo?
Il belga ha bisogno di tempo. Gliene abbiamo concesso già tanto, ma visto che noi italiani siamo sempre così pazienti con i giovani (provate a dirlo senza ridere) gliene concederemo ancora. Magari la sua stazza fisica, insolitamente imponente per un trequartista, non collima con l'interpretazione che gli allenatori italiani danno a quel ruolo. De Ketelaere, come abbiamo potuto constatare, non è eccezionale nel farsi trovare tra le linee e questo ha reso farraginoso l'attacco del Milan. Inoltre, nonostante l'altezza, non è nemmeno un maestro nel tenere botta sul piano fisico.
Quindi ha solo aspetti negativi, non ha qualità? Certo che no, se prima che lo prendessero i rossoneri lo voleva mezza Europa un motivo ci sarà. De Ketelaere non ricerca quasi mai la giocata più semplice, prova sempre a costruire qualcosa di produttivo quando ha la palla. Non sempre ci riesce, questo è vero. Ma se i suoi errori fossero in parte dovuti a una sbagliata collocazione in campo?
Visto che è alla ricerca di una mossa, di un guizzo, che possa svoltare la stagione del Milan, Pioli potrebbe spostare il gioiellino ex Bruges magari portandolo fuori dalla zona centrale del campo, che è notoriamente quella che richiede più prestanza fisica e velocità di pensiero, per collocarlo sulla fascia destra, dove il suo mancino potrebbe avere più calma e tempo per inventare. Una soluzione azzardata visto che De Ketelaere è stato acquistato per coprire la trequarti, ma che risolverebbe anche il problema legato allo scarso rendimento di Messias e Saelemaekers.
Potrebbe essere la chiave di volta e regalare alla Serie A un talento di cui avrebbe bisogno. Oppure potrebbe rivelarsi un ennesimo buco nell'acqua ed etichettarlo ancora di più come "meteora". Tuttavia, Pioli non può permettersi di nascondere la polvere sotto il tappeto, perché le panchine di De Ketelaere fanno sicuramente più rumore delle sue presenze in campo.