Il pugno duro di Mourinho: scelta di facciata o modo per redarguire lo spogliatoio?
Sabato scorso Felix Afena-Gyan ha trascorso tutta la notte in discoteca, disobbedendo così agli ordini della Roma che aveva detto ai suoi giocatori di partecipare a eventi in locali chiusi e sovraffollati, ma soprattutto di non rincasare troppo tardi.
Il ghanese, complice la giovane età, si è fatto ammaliare dalla possibilità di passare una serata con gli amici e ha eluso il coprifuoco dei giallorossi. Di calciatori che passano la nottata nei locali ne abbiamo letto un sacco di volte. Tuttavia, quel che paradossalmente sorprende non è la colpa in sé, bensì la sua punizione.
Solitamente i "discotecari" vengono sanzionati con una multa o semplicemente vengono redarguiti dall'allenatore. Stavolta invece José Mourinho ha optato per il pugno duro: Felix è stato rispedito in Primavera e non potrà allenarsi con la prima squadra fino a nuovo ordine. Così il 19enne è tornato a calcare il campo con le giovanili a 5 mesi dall'ultima volta e, salvo colpi di scena, difficilmente lo vedremo giocare sabato contro l'Atalanta.
Nelle intenzioni dello Special One c'era sicuramente la volontà di rimettere subito in riga il giovanissimo attaccante. Felix, stando a numerosi quotidiani romani, non ha mai condotto una vita extracalcistica movimentata e quella di sabato scorso è stata solo una bravata isolata. Per evitare che la cosa si ripeta in futuro, Mourinho ha preferito però punirlo severamente al primo passo falso e magari per lanciare un messaggio anche al resto dello spogliatoio. Della serie: uomo avvisato, uomo salvato.
Ma il sopravvento del bastone sulla carota serve davvero a far concentrare i giocatori sul campo o è soltanto una scelta di facciata, un tentativo di dimostrare ai media di avere ancora pieno controllo sullo spogliatoio giallorosso?
La Roma non sta disputando una stagione esaltante: i troppi gol presi e le tante rimonte subite sono solo alcuni dei problemi che Mourinho deve risolvere al più presto. Attualmente, i capitolini sono al sesto posto, ma la qualificazione alle coppe europee è tutt'altro che scontata vista la forte concorrenza.
Nel corso del suo primo anno di mandato da allenatore giallorosso, lo Special One si è spesso lamentato della carenza di carattere da parte dei suoi. Quindi gli sembra inconcepibile che in un momento così delicato della stagione un calciatore possa andarsi a divertire in discoteca piuttosto che restare concentrato sul campo.
La scelta di redarguire in maniera così netta Felix rientra nella strategia che intende mantenere sull'attenti tutto lo spogliatoio. Come si suol dire, punirne uno per educarne cento.
Segui 90min su Twitch.