Il pugno duro di Maldini su Donnarumma e Calhanoglu: il Milan viene prima di tutto e tutti
Con un colpo di spugna il Milan ha cancellato mesi di voci e trattative per il rinnovo di contratto di Gianluigi Donnaruma, acquistando Mike Maignan e lasciando libero il forte portiere nativo di Castellammare di Stabia. Una mossa che ha colto di sorpresa tutti, tifosi rossoneri compresi, probabilmente anche lo stesso Donnarumma che aveva sempre detto di sentirsi legato al club e che avrebbe voluto proseguire in rossonero.
Un po' meno il suo agente Mino Raiola, come al contrario pensano e dicono in molti, che alla fine, anche se non ai rossoneri, sta riuscendo ad ottenere esattamente la cifra chiesta a Maldini e Massara. Gli stessi 12 milioni di euro a stagione d'ingaggio che il Paris Saint Germain è pronto a versargli. Ad ogni modo con questa scelta il futuro di Donnarumma non riguarda più il Milan, che ha sicuramente fatto bene a sul piano "teorico": una società, soprattutto se gloriosa come quella rossonera, viene sempre prima di un calciatore, per quanto forte esso possa essere. Anche a costo di depauperare un patrimonio economico e tecnico, visto che prima della pandemia e della crisi economica il cartellino di Donnarumma poteva tranquillamente valere quasi 100 milioni di euro.
Lasciando andare Donnarumma a parametro zero dal prossimo 30 giugno, probabilmente, il Milan ha voluto anche stroncare sul nascere una possibile nuova telenovela per il successivo rinnovo di contratto. Un po' come sta accadendo con Hakan Calhanoglu, un altro dei calciatori a scadenza che sembrava poter lasciare il Milan. Ma alla fine il turco, anche a causa di una seconda parte di stagione con pochissimi sussulti, accetterà la prima offerta formulata dal Milan. Anche per l'effetto Donnarumma...
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