Psg-Basaksehir, caso chiuso: pace fatta tra Demba Ba e Coltescu

Il capannello intorno all'arbitro in Psg-Basaksehir
Il capannello intorno all'arbitro in Psg-Basaksehir / FRANCK FIFE/Getty Images
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Aveva fatto scalpore l'interruzione della gara della fase a gironi di Champions League tra Paris Saint Germain e Istanbul Basaksehir dopo il caso delle frasi razziste rivolte dal quarto uomo, il romeno Sebastian Coltescu, colpevole di aver apostrofato l'allenatore in seconda del club turco, Pierre Webo, con l'appellativo "negru", dando il via alla rivolta ospite capitanata da Demba Ba, a cui poi si sono uniti il resto dei compagni di squadra e anche... il Paris Saint Germain, che ha abbandonato il campo causando il rinvio della gara del Parco dei Principi.

I giocatori di entrambe le squadre in ginocchio
I giocatori di entrambe le squadre in ginocchio / XAVIER LAINE/Getty Images

Il resto della gara si è poi disputata il giorno dopo con una nuova terna arbitrale, non prima di essersi tutti schierati in ginocchio a centrocampo per dire no al razzismo. Il giornalista romeno Emanuel Rosu, grazie alla mediazione di Ousmane N’Doye, ha chiamato il quarto uomo Coltescu per provare a chiarire l'accaduto, con N'Doye che ha poi dichiarato: "Demba (Ba, ndr) non ha mai detto che si sia trattato di razzismo. Ha solo pensato che Coltescu non avrebbe dovuto usare la parola “nero” in uno stadio. Coltescu ha capito. Sono un grande sostenitore della pace Sia Coltescu che Demba mi hanno chiamato dopo aver parlato, sono rimasti colpiti dalla bella conversazione che hanno avuto - si legge su Calciomercato.com - Sono sicuro che sia stato solo un malinteso. So come sono i romeni, non ho mai avuto problemi con il razzismo quando giocavo nel loro paese.Ho cercato di ottenere il numero di Coltescu appena ho potuto per incoraggiarlo, so che non è razzista".


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