Protocollo medico, Uefa irritata: ora l'Italia è rischio coppe europee

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In Italia sembrava che con la ripresa degli allenamenti, individuali dal 4 e collettivi dal 18 maggio, si sarebbe avvicinata anche la ripartenza del campionato: ma in questo senso è ancora il caos. Soprattutto dopo le novità arrivate sul protocollo medico dal Comitato Tecnico-Scientifico.

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Il CTS, infatti, ha dato una prescrizione importante alla FIGC che però sembra mettere la parole fine sulla ripresa del campionato ancor prima della sua ripresa: se un calciatore verrà trovato positivo al Covid 19 dovrà andare in quarantena tutta la squadra, staff compreso. Un protocollo che causerebbe ulteriori rinvii di gare in un calendario già intasato all'ennesima potenza. E ora, in attesa del vertice tra il presidente FIGC Gabriele Gravina e il premier Giuseppe Conte, la Uefa guarda con molta preoccupazione alla situazione italiana.

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Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, infatti, il presidente Ceferin spera che si possano concludere i campionati per poter assegnare i posti nelle Coppe europee in maniera incontrovertibile. Ed è disposto anche a comprimere Champions ed Europa League per avere altre finestre da concedere alla chiusura dei campionati domestici. Ad agosto le squadre italiane (Juve, Atalanta e Napoli in Champions, Roma e Inter in Europa League) dovrebbero tornare in campo, ma il "nuovo" protocollo potrebbe mettere a rischio la loro partecipazione alle coppe, come anche la Nazionale a settembre con la Nations League.


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