Il protagonista | Ante Rebic, il ritorno del jolly d'attacco che fece svoltare Pioli

Ante Rebic
Ante Rebic / Paolo Bruno/Getty Images
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Quinto gol stagionale, quattro dei quali nei primi due mesi del 2021, con anche una partita saltata per infortunio. Se si stesse parlando di un centravanti ce ne sarebbe abbastanza per giustificare la scelta che ne fa il protagonista della settimana. E invece il ruolo di prima punta il croato lo ha ricoperto in Italia solo nelle brevi e non esaltanti esperienze alla Fiorentina e al Verona, prima che il fondamentale passaggio nel calcio tedesco non chiarisse le sue vere qualità. Ovvero velocità in particolare in progressione, forza fisica e potenza atletica, queste sì caratteristiche di un centravanti, oltre che una tecnica di prim’ordine.

Con un Ante Rebic così e così simile al giocatore il cui rendimento fu decisivo nel super Milan del post lockdown il ritorno in Champions League dopo otto anni è molto più vicino per un Milan che manda un messaggio molto chiaro al campionato. Il percorso della gestione Pioli è completato quanto a maturità della squadra, perché sulle tre sconfitte nelle ultime cinque partite di campionato è stato passato un colpo di spugna molto deciso grazie al colpaccio dell’Olimpico, che fa disperare un bel mucchio di squadre, dagli stessi giallorossi alla Juventus passando per il Napoli, e preoccupare l’Atalanta, autorevole candidata anche in questa stagione ad un posto tra le prime quattro.

Ibra & Rebic
Ibra & Rebic / MARCO BERTORELLO/Getty Images

L’infortunio al gomito subìto in avvio di stagione a Crotone ne ha compromesso il rendimento per l’intera prima parte di stagione, costringendo il tecnico a rivedere più di qualcosa nell’impalcatura della squadra, con Brahim Diaz e Calhanoglu chiamati a provare a non far sentire la mancanza di un giocatore che non ha doppioni nella rosa rossonera, per le qualità elencate in precedenza.

La condizione è arrivata lentamente e lo squillo pre-natalizio contro la Lazio, con gol e assist, hanno fatto capire a Pioli che il suo asso nella manica offensiva stava tornando. Previsioni confermate da un inizio di 2021 da fuochi d’artificio, con la super prestazione di Bologna, la doppietta al Crotone e soprattutto la prova maiuscola dell’Olimpico. Nei 65 minuti giocati dal croato contro la Roma c’è tutto il campionario di una punta esterna moderna: tanta corsa in entrambe le fasi, potenza e intelligenza tattica nel capire il punto debole della retroguardia avversaria.

Ante Rebic esulta dopo un gol
Ante Rebic esulta dopo un gol / Paolo Bruno/Getty Images

Impegna due volte Lopez nel primo tempo, poi il gioco di prestigio che decide la partita in avvio di ripresa. Inevitabile che chieda il cambio dopo poco più di un’ora di gioco alla luce di una condizione ancora imperfetta. Inevitabile pensare alla soddisfazione di Pioli per averlo ritrovato. Inevitabile immaginarlo protagonista all’Europeo dopo aver già fatto intuire all’ultimo Mondiale che quello visto nelle prime esperienze italiane era solo un giocatore in attesa di sbocciare.


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