Perché Sarri (non) dovrebbe tornare al Napoli?
Dopo ogni sconfitta del Napoli, la panchina di Gennaro Gattuso inizia pericolosamente a vacillare. Nonostante il buon campionato, compromesso dagli infortuni e dal Covid, e la qualificazione per la finale di Coppa Italia, le sue possibilità di continuare ad essere l'allenatore dei partenopei anche la prossima stagione sembrano poche.
I nomi che circolano per un eventuale successore dell'ex tecnico del Milan sono essenzialmente due: quelli di Rafa Benitez e di Maurizio Sarri. Entrambi con un trascorso molto importante a Napoli. L'allenatore spagnolo ha ridato credibilità europea ai partenopei, portando in Campania giocatori del calibro di Higuai, Callejon e Raul Albiol; il mister toscano invece è stato vicinissimo nel 2018 a vincere lo scudetto, giocando il calcio più bello d'Italia e forse d'Europa.
Nelle ultime ore è proprio il nome di Sarri quello più accreditato dai bookmakers per un ritorno in panchina. Ma quella di De Laurentiis sarebbe davvero una mossa saggia?
Sarri-Napoli: perché sì
Familiarità con l'ambiente
A Napoli, Sarri ha passato gli anni migliori della sua carriera. Non ha vinto niente, ma ha sicuramente un bel ricordo di quell'esperienza e a Castel Volturno si è sempre sentito a casa. Un suo ritorno potrebbe costituire un ultimo tentativo di provare finalmente a portare lo scudetto a Napoli.
I giocatori lo conoscono
Chi ha avuto l'idea di mettere Mertens centravanti permettendogli di diventare il più grande marcatore nella storia della squadra? Sarri ovviamente. Tornando a Napoli, il tecnico toscano avrebbe la possibilità di ritrovare gran parte dei giocatori che proprio con lui hanno dato il meglio. Non ne gioverebbero solo Koulibaly, Zielinski, Mertens e Insigne, ma anche altri calciatori che finora non sono riusciti a esprimersi al 100% (Fabiàn).
Sarri-Napoli: perché no
Minestre riscaldate
Spesso nel mondo del calcio i ritorni non hanno sempre sorbito l'effetto desiderato e un Sarri-bis potrebbe portare a un Napoli che scimmiotterebbe il gioco del 2018, senza avere una propria identità definita. Quello di 4 anni fa potrebbe costituire un unicum non ripetibile.
Core 'ngrato
C'è un altro fattore da non trascurare: come pensate che i tifosi prenderebbero un eventuale ritorno di fiamma del tecnico? Parte della curva infatti non gradirebbe la situazione, visto che il tradimento con gli acerrimi rivali della Juve si fa ancora sentire. C'è da dire che un ampio settore dei tifosi sarebbe disposta a perdonarlo in cambio di risultati positivi; ma la reazione riamane tutt'ora imprevedibile. De Laurentiis dovrebbe pensare bene sul da farsi, perché in situazioni come queste non bisogna tener conto solo dell'aspetto tecnico, ma anche di quello ambientale.
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