Preoccupa la Serie A 2020/21, ma Gravina ha pronto una clamoroso cambio di format per il campionato

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A due giornate dal termine del campionato si pensa già alla prossima stagione. Ma l'edizione 2020/21 della Serie A, al momento, è ancora colma di incertezze. Per ripartire si era trovato l'accordo sul secondo weekend di settembre, sulla falsariga di quanto accadrà in Spagna e Inghilterra, ma negli ultimi giorni, come ha riferito l'edizione del Corriere della Sera, tanti presidenti, tra cui quello del Napoli Aurelio De Laurentiis, hanno manifestato le loro perplessità.

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Il patron azzurro ha chiesto di ripartire il 3 ottobre. Il prossimo giovedì ci sarà una riunione in Lega calcio dove si deciderà la data in cui ripartirà il campionato. Ma su questa pende la spada di Damocle del prossimo Europeo (quello in programma lo scorso giugno ma posticipato al 2021 causa coronavirus) che metterebbe a rischio il format del campionato se non si dovesse partire il 12 o il 19 settembre. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha già manifestato la sua preoccupazione, spiegando come "serve un calendario che consenta sia lo svolgimento regolare delle attività, sia la preparazione dell'Europeo a Mancini e alla Nazionale".

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Servirebbe un calendario più snello. E grazie al decreto Rilancio, il Consiglio federale ha il potere di cambiare il format del campionato: difficilmente Gravina andrà incontro alle richieste della Serie A, ma il poco tempo a disposizione potrebbe accelerare una sorta di rivoluzione: una Serie A divisa in 5 gironi da quattro squadre, o in due gironi da 10 con le prime 12 ai playoff e le restanti 8 ai playout. È la settimana decisiva, il 4 agosto (si spera) conosceremo il destino del prossimo campionato.


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