Pogba positivo al testosterone: le parole di Pimenta e la possibile squalifica

Paul Pogba
Paul Pogba / Daniele Badolato - Juventus FC/GettyImages
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Mancano pochi giorni alla ripartenza del campionato ma in casa Juventus la sfida di sabato con la Lazio è quasi finita in secondo piano. A tenere banco è infatti il caso montato ieri sera che ha visto Paul Pogba risultare positivo al test antidoping al quale è stato sottoposto lo scorso 20 agosto, al termine della gara con l'Udinese.

Nel sangue del calciatore sono state trovate tracce di testosterone, una sostanza proibita, e il Tribunale nazionale antidoping ha disposto una sospensione in via cautelare in attesa del risultato delle contro-analisi.

Le parole di Rafaela Pimenta sul caso Pogba

Nel frattempo la Juventus ha diramato un comunicato in cui conferma la positività di Pogba all'antidoping prendendosi anche del tempo per capire come comportarsi. La prima persona a prendere le parti del centrocampista francese è stata la sua agente, Rafaela Pimenta, che ai microfoni di Tuttosport ha dichiarato: "Attendiamo le contro-analisi e fino ad allora non possiamo dire nulla. La cosa certa è che Paul Pogba non ha mai voluto infrangere le regole".

Cosa rischia Pogba?

Adesso si attendono i risultati del contro-test, anche se Giuseppe Capua, presidente della commissione federale antidoping della Figc, ha rivelato ad Adnkronos Salute che: "Il sistema dei controlli funziona, il nostro laboratorio anti doping è il migliore di tutti, quindi è impossibile che abbia commesso errori. Tuttavia, mi auguro che la vicenda che coinvolge Paul Pogba venga chiarita il prima possibile nell'interesse del giocatore".

È questione di tempo prima che la positività all'antidoping venga confermata, pertanto è lecito soffermarsi sulle possibili sanzioni verso le quali Pogba potrebbe incorrere. In base all’articolo 11.2.4 del Codice sportivo antidoping, che regolamenta le sanzioni individuali per una violazione degli articoli 2.1 (Presenza di una sostanza proibita o dei suoi metaboliti o marker), 2.2 (Uso o tentato uso di una sostanza o di un metodo proibiti) o 2.6 (Possesso di sostanze proibite e ricorso a metodi proibiti), l'ex giocatore del Manchester United rischia 4 anni di squalifica. Se questa pena dovesse essere confermata, Pogba tornerebbe in campo a 34 anni.

Ma c'è un ma. Sempre ad Adnkronos Salute riporta le parole di Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale, secondo il quale "assumere il testosterone per errore è possibile. Di solito potrebbe avvenire tramite pomate o gel che erroneamente vengono considerati innocui. La cosa grave sarebbe se gli fosse stato consigliato di prenderlo. Ci può essere la non volontarietà, ed è importante. In caso contrario si raddoppierebbe la pena".

Infine, se Pogba e i suoi legali dovessero dimostrare che l'assunzione "si sia verificata fuori competizione e non sia correlata alla prestazione sportiva", lo stop potrebbe durare solo 3 mesi.