Poco Milan, Torino solido: Pioli si arrende a Juric

Torino FC v AC MIlan - Serie A
Torino FC v AC MIlan - Serie A / Pier Marco Tacca/GettyImages
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Il Milan viaggia a Torino per proseguire la striscia positiva che in campionato dura da quattro giornate; i granata accolgono allo Stadio Olimpico i campioni d'Italia dopo la convincente trasferta di Udine. Pioli ne cambia molti rispetto all'ultima uscita di San Siro contro il Monza e alla gara di Champions League contro la Dinamo Zagabria. In porta c'è ancora ovviamente Tatarusanu, Gabbia accompagna Tomori al centro della difesa, con Theo e Kalulu larghi. In mediana torna Tonali con Pobega al suo fianco. Brahim Diaz trequartista con Messias a destra, Leao a sinistra e Divock Origi unico riferimento centrale.

Djidji e Miranchuk per tre punti contro un Milan all'inseguimento del Napoli. I rossoneri vengono ancora fermati in Serie A dopo quattro vittorie consecutive. Apre nel primo tempo il difensore Koffi Djidji di testa e raddoppia due minuti più tardi il russo Miranchuk con il mancino. Nel secondo tempo Messias prova a riaprire la gara, ma non è la serata giusta per i suoi.

La chiave tattica della partita

Sei minuti e subito due occasioni Milan incredibilmente sprecate dalla stella Rafael Leao. Brahim Diaz approfitta di un paio di transizioni e recuperi palla nella metà campo del Torino e manda due volte in porta il portoghese. Nella prima occasione il 17 ha l'attenuante di un assist scomodo e calcia in curva; nella seconda la sfera è perfetta ma Leao liscia clamorosamente.

Rafael Leao
Torino FC v AC Milan - Serie A / Giuseppe Cottini/GettyImages

Dopo lo spavento iniziale il Torino si organizza e si presenta in avanti intorno al 20° con un filtrante che Pellegri gira di prima intenzione trovando un attentissimo Tatarusanu. Poco dopo Schuurs spreca dal dischetto, ma Il Milan non riesce più a uscire e si prepara inconsapevolmente al black out del quarto d'ora successivo.

Punizione sulla corsia mancina del Toro, cross perfetto di Lazaro per Djidji che, lasciato colpevolmente troppo solo, indirizza all'angolo di testa per il vantaggio granata. I rossoneri accusano il colpo e i giocatori di Juric si galvanizzano. Palla lunga su cui lottano Pellegri e Gabbia, Vlasic allunga per Miranchuk che si aggiusta la sfera e trova l'angolo sul quale non può arrivare Tatarusanu, shock Milan e 2-0 Torino alla fine del primo tempo.

Aleksey Miranchuk, Perr Schuurs
Torino FC v AC Milan - Serie A / Giuseppe Cottini/GettyImages

Nella ripresa Pioli sorprende tutti e applica un triplo cambio per provare a dare una svolta alla partita. Restano nello spogliatoio Kalulu, Brahim Diaz e soprattutto Rafael Leao per far spazio a Dest, De Ketelaere e Rebic.

La reazione di orgoglio del Milan arriva, ma è disomogenea e ha poca qualità Nel primo quarto d'ora i rossoneri non riescono mai a inquadrare la porta difesa di Milinkovic e si dimostrano ancora troppo molli sulle palle inattive in un paio di calci d'angolo che avrebbero potuto punire Pioli.

Junior Messias
Torino FC v AC Milan - Serie A / Giuseppe Cottini/GettyImages

L'episodio che riapre la gara arriva da un lancio di Tonali per Messias sul quale Milinkovic Savic e Buongiorno pasticciano. L'esterno brasiliano insegue, spinge in modo evidente il difensore granata e realizza a porta vuota incendiando la gara. Il VAR non richiama Abisso e il Milan di Pioli torna prepotentemente alla riscossa.

Fino al novantesimo non ci sono episodi significativi in cui il Milan sfiora il pareggio. I rossoneri non riescono a creare con continuità e non arrivano mai in maniera pulita di fronte a Milinkovic. Il triplo cambio tattico di Pioli non paga e il fuoco della rimonta acceso da Messias cala d'intensità fino a spegnersi definitivamente al triplice fischio di Abisso.

L'episodio della partita

Il colpo da biliardo di Aleksey Miranchuk che sta pian piano prendendo fiducia e maglia da titolare nello scacchiere di Ivan Juric al Torino. Gelido il russo nel punire un Milan in estrema difficoltà. I rossoneri sono fragili dopo il gol di Djidji e accusano il colpo su una palla alta leggibile e una situazione di superiorità numerica, in cui difesa e mediani non riescono ad arginare la giocata di Miranchuk.