Pobega: "Milan punto di partenza, voglio la seconda stella. Torino? Se segno esulto"

Tommaso Pobega
Tommaso Pobega / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Tommaso Pobega ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport in cui si è soffermato sul prossimo match contro il Torino e l'attuale esperienza con la maglia del Milan. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista rossonero.

PERMANENZA AL MILAN - "Ho capito che sarei rimasto a fine estate parlando con i dirigente e l'allenatore: io volevo rimanere e loro volevano tenermi".

JURIC - "Mi ha fatto capire che dovevo giocarmela faccia a faccia con tutti, essere più sfrontato. Voleva che rimanessi? Sì. Gli ho spiegato che avrei dovuto parlare con la dirigenza rossonera. Ogni estate il mio obiettivo quando partivo in prestito era crescere, fare un nuovo step e tornare migliore per provare a rimanere".

OBIETTIVI - "Essere al Milan è un ulteriore punto di partenza, una nuova tappa del mio percorso: ogni anno ho sempre alzato l'asticella ed è così anche adesso che sono qui. Conoscevo sia l'ambiente che il modo di lavorare di Pioli: ci terrei a vincerlo anch'io lo Scudetto anche perché sarebbe la seconda stella".

Divock Origi, Tommaso Pobega
Divock Origi, Tommaso Pobega / Marco Luzzani/GettyImages

PIOLI - "Giorno dopo giorno sta aggiungendo qualcosa grazie al suo modo di lavorare completamente diverso rispetto agli altri. Inoltre devo confrontarmi per la prima volta con la Champions". In questo senso Pobega sottolinea così l'esperienza di dover giocare ogni tre giorni: "Ci sono complicazioni fisiche e mentali, perché viaggi e partite stancano a tutti i livelli: c'è meno tempo per preparare la gara successiva e saper trovare ogni volta gli stimoli giusti per l'avversario di turno".

TORINO - "Mi aspetto un ambiente caldo come sempre. i tifosi sono sospinti anche da un allenatore che chiede ai giocatori aggressività e intensità. Juric ci avrà studiato molto e avrà lavorato sui nostri punti deboli. Sono in salute, dopo la vittoria di Udine, con voglia di vincere e di mostrare che tutto il lavoro porta a un risultato. Il Toro è una squadra forte, arcigna, ci vorrà la massima concentrazione: sarà una partita decisa dagli episodi. Se segno esulto? Penso di sì, credo sia sempre giusto farlo. Con grande rispetto verso i tifosi granata, anche per come mi hanno sostenuto. Però è giusto esultare per i sostenitori del Milan".


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