Plusvalenze e minusvalenze nel calcio: significato e come si calcolano

Calcolare plusvalenze e minusvalenze nel calcio
Calcolare plusvalenze e minusvalenze nel calcio / 90min
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"Incremento o diminuzione di un bene aziendale rispetto al costo sostenuto per acquistarlo". Questa è la definizione che si trova su Google se si cerca cosa siano una plusvalenza e una minusvalenza. Anche se, ad onor del vero, se si fa una ricerca superficiale questi due termini vengono associati soprattutto al mondo immobiliare.

Siccome noi parliamo di calciatori, di squadre e al massimo di bilanci di club di calcio, adatteremo la definizione al mondo del pallone, perciò al significato trovato su Google possiamo sostituire il bene aziendale con il calciatore. Che poi, a dirla tutta, non è una sostituzione così drastica.

Il significato di plusvalenza e minusvalenza nel calcio

Proviamo per un attimo ad analizzare il significato trovato su Google per adattarlo ancora meglio al mondo del calcio. Incremento o diminuzione di un bene aziendale rispetto al costo sostenuto per acquistarlo. Ok, viene facile pensare ad una semplice differenza tra l'investimento effettuato per l'acquisto di un calciatore e la cifra ottenuta al momento della cessione. Semplice, no?!

Devo essere sincero, non so come venga calcolata una plusvalenza nel mondo immobiliare ma nel mondo del pallone avviene in una maniera leggermente differente. Infatti oltre ai dati sulle cifre d'acquisto e di cessione di un calciatore, sarà fondamentale avere sotto mano anche gli anni di contratto del giocatore (e eventuali rinnovi effettuati dall'acquisto alla sua cessione), utili a calcolare l'ammortamento dell'investimento nel bilancio societario.

Provo quindi a dare una definizione tutta personale, sperando di non andare troppo fuori strada: "Per plusvalenza e minusvalenza si intende la differenza tra costo d'acquisto e incasso dalla cessione di uno stesso giocatore, al netto dell'ammortamento (ossia della spalmatura del costo d'acquisto a bilancio legato al numero di anni del contratto del calciatore in questione)".

Insomma, se pensate di calcolare la plusvalenza facendo la semplice differenza tra costo d'acquisto e incasso ottenuto dalla cessione del calciatore, siete leggermente fuori strada.


Calcolare una plusvalenza o una minusvalenza nel mondo del calcio

Per le società di calcio è tanto importante ottenere più plusvalenze possibili quanto limitare al minimo le minusvalenze. Questione di bilanci e - anche - di Fair Play Finanziario. Ma come si calcolano plusvalenze e minusvalenze? Abbiamo bisogno di almeno tre dati: costo d'acquisto di un calciatore, cifra incassata dalla cessione e contratto firmato (e eventuali successivi rinnovi) dal calciatore con la sua ormai ex squadra.

Per scoprire se la cessione di un determinato giocatore ha comportato una plusvalenza o una minusvalenza è necessario fare sì la differenza tra costo d'acquisto e incasso dalla vendita del calciatore, ma al netto dell'ammortamento, ossia quanto il club è riuscito ad ammortizzare il costo del cartellino negli anni, che si può calcolare dividendo il costo d'acquisto per il numero di anni di contratto del calciatore. Così si ottiene la cifra annua d'ammortamento che poi determina il peso a bilancio del giocatore in questione nel corso delle stagioni.

Forse è più semplice spiegarlo con qualche esempio. La Juventus acquista Cristiano Ronaldo per 100 milioni di euro e il portoghese firma un contratto di cinque anni con i bianconeri. Il calciatore peserà nel bilancio del club 20 milioni di euro ogni anno (100 milioni diviso i cinque anni di contratto). A questo punto se la Juve decide di vendere CR7 dopo tre anni, sarà consapevole che il giocatore a bilancio vale 40 milioni di euro (dovendo ancora ammortizzare gli ultimi due anni, da 20 milioni di euro l'uno). Per ottenere una plusvalenza basterà cedere il calciatore dai 41 milioni di euro in su (senza considerare, naturalmente l'eventuale risparmio dell'ingaggio). In caso di cessione sotto i 40 milioni di euro il club bianconero genererebbe una minusvalenza.

  • Costo d'acquisto: 100 milioni di euro
  • Anni di contratto: 5 anni
  • Ammortamento: 20 milioni di euro l'anno (100 milioni / 5 anni)

Dopo tre anni

  • Investimento ammortizzato: 60 milioni di euro (20 milioni x 3 anni)
  • Cifra ancora da inserire a bilancio: 40 milioni di euro (100 milioni - 60 milioni)
  • Incasso dalla cessione: 50 milioni di euro
  • Plusvalenza: 10 milioni di euro (50 milioni - 40 milioni di euro)

Dopo due anni

  • Investimento ammortizzato: 40 milioni di euro (20 milioni x 2 anni)
  • Cifra ancora da inserire a bilancio: 60 milioni di euro (100 milioni - 40 milioni)
  • Incasso dalla cessione: 50 milioni di euro
  • Minusvalenza: -10 milioni di euro (50 milioni - 60 milioni)

E in caso di rinnovo?

E se il giocatore ha rinnovato il suo contratto almeno una volta durante la sua permanenza in squadra? Prendiamo sempre l'esempio di Cristiano Ronaldo (i dati iniziali sono inventati, naturalmente, ho cercato di usare più cifre tonde possibili). Quindi il portoghese è stato acquistato per 100 milioni e ha firmato un contratto di cinque anni. La Juventus ammortizzerà l'investimento nei successivi cinque anni inserendo a bilancio 20 milioni di euro. Okay, fin qui non è cambiato nulla.

Ma alla fine della seconda stagione la Juventus decide di sottoscrivere un nuovo contratto con CR7 di altri cinque anni. La società bianconera in due anni ha ammortizzato 40 milioni di euro (20 milioni per due stagioni) e rimangono ancora 60 milioni da inserire a bilancio. Con il rinnovo del contratto cambia tutto e quindi la cifra rimanente, in questo caso 60 milioncini, saranno spalmati per i successivi cinque (nuovi) anni di contratto, ossia 12 milioni di euro l'anno.

  • Costo d'acquisto: 100 milioni di euro
  • Anni di contratto: 5 anni
  • Ammortamento: 20 milioni di euro l'anno (100 milioni / 5 anni)

Dopo due anni

  • Investimento ammortizzato: 40 milioni di euro (20 milioni x 2 anni)
  • Cifra ancora da inserire a bilancio: 60 milioni di euro (100 milioni - 40 milioni)
  • Rinnovo di contratto: 5 anni
  • Ammortamento aggiornato: 12 milioni di euro l'anno (60 milioni / 5 anni)

Dopo tre anni

  • Investimento ammortizzato: 52 milioni di euro (40 milioni già ammortizzati + 12 milioni)
  • Cifra da inserire ancora a bilancio: 48 milioni di euro
  • Incasso dalla cessione: 50 milioni di euro
  • Plusvalenza: 2 milioni di euro (50 milioni - 48 milioni)

Quindi in caso di rinnovo di contratto, la società alleggerisce l'ammortamento annuale a bilancio (nell'esempio in questione, dopo due anni è passato da 20 a 12 milioni l'anno per via del rinnovo) ma potrebbe creare qualche problema in più in fase di cessione nella generazione di una plusvalenza.