Pjanic torna alla Juventus? Perché può essere un affare per i bianconeri
Il ritorno di Miralem Pjanic alla Juventus si fa sempre più concreto. Il centrocampista ha vissuto una stagione difficile a Barcellona e avrebbe già espresso il proprio desiderio di vestire nuovamente la maglia bianconera, riabbracciando così il proprio mentore Massimiliano Allegri. È proprio il tecnico toscano ad aver spinto per il riacquisto di bosniaco a un anno di distanza dalla sua cessione. Lo slogan della "minestra riscaldata" nel mondo del calcio viene spesso utilizzato per etichettare ritorni apparentemente graditi che poi si rivelano flop clamorosi. Ci sono tanti esempi, ma non è il caso di elencarli tutti. La speranza dei tifosi juventini è che nella lunga lista non rientri anche il nome dell'ex Lione e Roma.
Il rischio c'è, inutile negarlo, perché purtroppo l'incertezza rappresenta una variabile costante per chi calca ogni domenica il rettangolo verde. Nulla è scritto, ma tutto si può scrivere. Analizzando nel dettaglio l'operazione, la Juventus farebbe un enorme affare se riuscisse a convincere il Barça a cedere in prestito Pjanic (con diritto o obbligo di riscatto). Il classe '90 arriverebbe a costo zero (tolto l'ingaggio) e permetterebbe al club bianconero di liberarsi di alcuni cartellini onerosi come quelli di Aaron Ramsey e Rodrigo Bentancur, tra le più grosse delusioni dello scorso campionato.
Allo stesso tempo, osservando la questione dal punto di vista prettamente sportivo e non economico, Pjanic sarebbe il pilastro della formazione di Allegri, la pedina attorno la quale costruire una solida identità. Un punto fermo, il jolly che già conosce la filosofia di gioco di Allegri e i meccanismi che la rendono attuabile. Viste le enormi lacune del centrocampo pirliano, Pjanic si rivelerebbe il deus ex machina capace di risolvere ogni problema in mezzo alla mediana. Senza badare troppo a precedenti, scaramanzia e banali frasi fatte.
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