Pjanic: "Ho avuto grandi allenatori (e non cita uno juventino). Cristiano Ronaldo era triste per il mio addio"
Miralem Pjanic, ormai ex centrocampista della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sport, tornando anche sulla sua precedente esperienza in Italia con la Roma e dicendo la sua sull'avventura con la maglia del Barcellona. Fa scalpore anche il fatto che tra i tecnici con cui ha avuto modo di lavorare negli anni, non sia stato citato Maurizio Sarri.
Ecco le sue dichiarazioni più importanti.
Il calcio italiano?
"Per lo più tattico. Avevo grandi allenatori: Luis Enrique, Rudi García, Allegri, Spalletti... Ho anche imparato ad essere fisicamente più preparato per affrontare tutte le partite, ora conosco meglio il mio corpo, sia fisicamente che mentalmente. Immagino che al Barça sarà diverso, qui ci sarà meno tattica, ma più qualità tecnica. Ho giocato più di 600 partite, penso di avere una certa esperienza e giocherò con calciatori che conoscono anche il gioco, ma voglio continuare a imparare".
Il Barcellona senza Suarez?
"È difficile perché è uno dei migliori attaccanti del mondo, non sarà facile sostituirlo. Chi arriva, o chi gioca in quella posizione, dovrà cercare di non far sentire la sua assenza, ma non sarà un compito facile. Stiamo parlando di uno dei due o tre migliori attaccanti del mondo. Sarà una grande perdita, anche per lo spogliatoio".
"Mi ha detto che era molto felice per me. Era deluso dal fatto che stavo lasciando la Juventus, ma mi ha detto che mi divertirò molto in una grande squadra come il Barcellona".
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