Pirlo: "Vi svelo la mia Juve. Gli infortuni non sono un problema. Suarez? Tempi lunghi, non credo arriverà"
Vigilia di campionato in casa Juventus. Riparte la Serie A e domani sera, Andrea Pirlo, nuovo tecnico bianconero, farà il suo debutto sulla panchina della Juventus. Ecco le dichiarazioni di Pirlo in conferenza stampa, alla vigilia dell'incontro con la Sampdoria di Cluadio Ranieri.
Gli infortuni sono un problema?
"Abbiamo fatto una settimana di lavoro importante. Ho abbastanza giocatori per la gara di domani, sapevamo già degli infortuni di De Ligt e Dybala, con Paulo che sta recuperando mentre De Ligt sarà ancora fuori per un po'".
Quanto visto col Novara sarà la base della sua Juve?
"Abbiamo provato qualcosa col Novara, anche in settimana abbiamo provato delle cose diverse. Domani ci è venuto a mancare Alex Sandro, proveremo oggi e domani chi far giocare. Abbiamo diverse possibilità, vedremo chi giocherà".
Si aspettava di non avere a questo punto il centravanti?
"Lo stiamo aspettando tutti ma il mercato è lungo, è partito da poco, e tutte hanno problemi. Siamo sereni, siamo contenti dei giocatori a disposizione e in futuro speriamo che arrivi il centravanti ma non abbiamo fretta".
Si è confrontato con Khedira, anche come con Higuain?
"E' stato scritto che noi abbiamo mandato via Higuain ma lui ci ha comunicato di voler andare via e di comune accordo abbiamo trovato un'intesa veloce. Sami non si è ancora allenato con la squadra, sta recuperando, quando rientrerà vedremo il da farsi".
Quale potrebbe essere il rischio più importante domani vista la preparazione a singhiozzo?
"Non trovo dei problemi così gravi, c'è stata poca possibilità di stare insieme ma è stato così per tutte le squadre. Le partite in Nazionali ci hanno fatto comodo perché hanno messo qualche minuto nelle gambe. E' un precampionato diverso dal solito ma sarà una stagione diversa dalle altre per tutti, dovremo prepararci per questo".
Quali dubbi ha dopo queste settimane?
"Non ho dubbi. Ho la certezza di allenare la Juve, una squadra di grandi campioni. Mi sono inserito bene, ora iniziano le partite vere e la certezza è che alleno una squadra forte".
Dei nuovi vede qualcuno più pronti degli altri per giocare dall'inizio?
"Kulusevski e Pellegrini conoscono già il campionato italiano perché hanno già giocato in A, Arthur viene dalla Liga e deve avere un po' più di tempo per conoscere i nostri metodi e il campionato. Siamo qua per dar tempo a tutti, non diamo giudizi affrettati, tutti sono a disposizione".
Cosa ci sarà di diverso e di simile dalla Juve dell'anno scorso?
"Io sono qui non per far vedere delle diversità tra la mia Juve e quella dell'anno scorso. Io ho le mie idee, Sarri aveva le sue e in certe situazioni possono essere simili. Io porto le mie idee, voglio vedere padronanza del gioco e aggressività. Sono due culture diverse ma gli obiettivi devono essere gli stessi".
Sei stato molto chiacchierato: come lo hai vissuto?
"Fortunatamente non mi ha cambiato, sono stato così quando ero calciatore e lo sono così da allenatore. Mi fa piacere sentire chi parla bene di me, sento altri che sono dubbiosi ma è normale, non mi cambia nulla. Sono sicuro di quello che sto facendo, l'importante è avere bene in testa le cose".
Che partita ti aspetti contro la Sampdoria?
"Una gara difficile. Ranieri ha dimostrato tutto in questi anni di carriera. Penso che verranno qua con due linee molto strette e cercheremo di trovare degli spazi per attaccare. Dovremo essere bravi nelle loro ripartenze e ci siamo preparati anche per questo".
Cosa vorrebbe vedere domani?
"Un atteggiamento positivo, padronanza del campo, la ricerca continua della palla in fase di riaggressione: su questo abbiamo lavorato in questo mese. Ci vorrà tempo, il tipo di allenamento è cambiato ma questo input vedo che negli ultimi giorni è entrato di più in testa".
Suarez?
"E' difficile perché guardando quanto successo, guardando i tempi per il passaporto direi che è difficile che Suarez possa essere il centravanti della Juventus".
Douglas Costa?
"E' un giocatore forte che ha avuto qualche difficoltà a livello fisico. Stiamo cercando di riportarlo nella migliore condizione e quando sarà al top ci darà una grossa mano".
Modulo?
"Io non ho mai parlato di 4-3-3. Ora non abbiamo il centravanti ma si può giocare anche senza il centravanti, bisogna spostare i calciatori per sfruttare le caratteristiche, ci stiamo inventando qualcosa per poterli far rendere al meglio".
Come sta vivendo il rapporto allenatore-giocatore con i senatori che conosce da anni?
"Si stanno comportando bene, mi chiamano mister, come è normale che sia".
Ti sei preparato un discorso domani per la squadra?
"No, c'è ancora tempo per pensarci, manca ancora tanto alla partita. Inizia una stagione nuova. Si parte da zero e dobbiamo avere la voglia e la ferocia di raggiungere i nostri obiettivi. Bisognerà fargli capire che è finito un anno da campioni d'Italia e ne inizia un altro dove bisognerà raggiungere l'obiettivo. Dobbiamo partire bene perché chi parte bene è già avvantaggiato".
Quale può essere la posizione giusta per Kulusevski?
"Lui può giocare in qualsiasi posizione in attacco perché è talmente intelligente che può trovare da solo la migliore posizione. Sta dimostrando grande apertura. E' una seconda punta-trequarti che può giocare anche da esterno. Ha grossi margini di miglioramento, ha padronanza del corpo, sa come muoverlo durante le partite e questo lo può aiutare in qualsiasi posizione".
Kulusevski o Ronaldo centravanti?
"Nessuno dei due, cercheranno di muoversi guardando i loro movimenti reciproci, ci saranno delle rotazioni per cercare di arrivare con più gente possibile nell'area avversaria".
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