Pirlo: "Questa inizia a essere la mia Juve e ora abbiamo più consapevolezza. Morata? Non mi ha sorpreso"
Di Marco Deiana
Aggancio momentaneo al secondo posto. Una vittoria pesante e convincente. A Parma la Juventus cala il poker e lancia un segnale a tutte le rivali per lo Scudetto. Andrea Pirlo ha trovato la quadra tra equilibrio e cinismo in zona gol. Lo stesso tecnico bianconero a fine partita si è presentato ai microfoni di DAZN per analizzare il match. Queste le sue parole.
CR7 come ha passato questi giorni dopo il rigore sbagliato?
"Era giustamente arrabbiato però fortunatamente abbiamo avuto pochi giorni per pensarci perché dovevamo prepararci a questa partita"
Cosa sta provando per questa vittoria?
"Non eravamo contenti per il risultato di mercato, ma la prestazione era buona. Oggi dovevamo riprendere i punti persi mercoledì e l'abbiamo fatto"
Questa è la Juve che voleva vedere?
"Sì, questa è la Juventus che volevo vedere. Abbiamo trovato gol e giocato un buon calcio con tutti gli interpreti. Avevamo bisogno di fare una partita di collettivo e l'abbiamo fatta bene".
Dopo cinque mesi questa è la Juventus che volevi?
"Pian piano stiamo raggiungendo quello che vogliamo, non solo quello che voglio io ma anche quello che vogliono i calciatori. Mi stanno piacendo soprattutto quando il possesso palla ce l'hanno gli altri, stiamo crescendo partita dopo partita. Siamo all'inizio, possiamo solo crescere".
Siete i favoriti per lo Scudetto. Dici qualcosa in più su McKennie.
"Noi dobbiamo essere questi. Ora abbiamo la consapevolezza di dover avere sempre lo stesso spirito e atteggiamento, contro chiunque. McKennie l'abbiamo scelto per le sue caratteristiche: è un grande cursore e recuperato di palloni. Deve crescere sul piano tecnico ma ha ampi margini di crescita".
Ti aspettavi Morata decisivo da subito?
"No! Era la nostra prima scelta solo che l'Atletico non lo lasciava andare. Poi l'Atletico ha ammorbidito la posizione e ci siamo fiondati perché sapevano essere l'ideale per noi. Era rimasto deluso dopo i giudici per la partita di mercoledì, io l'ho tranquillizzato e i gol poi arrivano da soli".
Il passaggio dal centrocampo a due a quello a tre è stato fatto per esaltare le caratteristiche di giocatori come McKennie e Ramsey?
"Sì, non abbiamo avuto il tempo di provarli e nelle prime partite sono state quasi delle amichevoli per vederli all'opera, quindi strada facendo abbiamo fatto qualche modifica tattica per esaltare i giocatori a nostra disposizione".
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