Pirlo: "Juve esperienza intensa. Meglio perdere attaccando che giocando in difesa"
La prima esperienza da allenatore di Andrea Pirlo si è chiusa con due trofei vinti (Supercoppa italiana e Coppa Italia) e una qualificazione ai gironi di Champions League. Risultati che, però, non sono bastati vista la decisione della Juve che lo ha esonerato per richiamare in panchina Massimiliano Allegri. E l'ex tecnico bianconero, in un'intervista a The Athletic, ha parlato della sua esperienza alla Juve, oltre che della magica estate azzurra che ha portato l'Italia a vincere Euro 2020: "È stata un'estate magnifica. Non c'è gioia più grande che vincere con la Nazionale - si legge su calciomercato.com -. Mancini ha fatto un ottimo lavoro. L'Italia aveva un'identità e giocava quasi da club. Il calcio non cambia mai. Ci sono due obiettivi: segnare e difendere. Non cambierà mai".
E ancora: "Guardiola lo ha dimostrato per anni: se non controlli il gioco è molto difficile per te vincere. Ci saranno partite in cui hai il 90% di possesso palla e dove perdi sull'unico tiro in porta, ma io preferisco perdere così piuttosto che passare l'intera partita a difendere in area, cercando di segnare in contrattacco". Poi l'esperienza alla Juve: "Ho imparato molto. È stata la mia prima esperienza da allenatore ed è stata intensa. Abbiamo iniziato la stagione con una sola amichevole. È stato tutto molto veloce, abbiamo giocato ogni tre giorni, senza tifosi... È stata dura per la squadra adattarsi a qualcosa di nuovo. La cosa più importante è sempre stata recuperare". La chiosa è sul futuro: "Imparare da chi? Da Guardiola e Pochettino, per cominciare. Andrò a Parigi e anche a Manchester. Sono pronto per una nuova avventura".
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