Pirlo: "Mi riconfermerei alla Juve. Annata difficile ma abbiamo portato a casa la Coppa"

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo / Alessandro Sabattini/Getty Images
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Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, ha parlato ai microfoni di Rai Sport, commentando il successo nella finale di Coppa Italia contro l'Atalanta, giocata questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Ecco le sue dichiarazioni.

Gianluigi Buffon
Esultanza bianconera / Claudio Villa/Getty Images

Che partita è stata?

"E' stata una bellissima partita con due grandi squadre che si sono battute dal primo all'ultimo minuto. Una finale degna di questo nome, finalmente davanti al pubblico. Anche per loro è stata una grande festa, grande soddisfazione, siamo contenti anche per questo".

La Juve ha dimostrato più voglia di vincere?

"Avevamo la voglia di vincere, di portare a casa questo trofeo nonostante una stagione non positiva. Ci siamo ricompattati, ci siamo messi in testa che questa Coppa dovevamo portarla a casa, come la Supercoppa. Abbiamo battuto due grandi squadre in semifinale e in finale, onore a loro, ma la Juve ha meritato".

Stavi per togliere Chiesa...

"Il calcio è bello. Volevamo toglierlo, è riuscito a far gol. Non era al meglio, anche se ha fatto un'ottima partita. Complimenti anche a lui, una grande soddisfazione segnare il gol decisivo in una finale".

Gran primo tempo dell'Atalanta. Come mai avete faticato così tanto?

"Non siamo riusciti ad andare alti con Cuadrado che stava un po' troppo basso. A fine primo tempo gli ho detto di aggredire Gosens con McKenni che andava sul terzo centrale, nel secondo tempo lo abbiamo fatto bene e siamo riusciti a tenere in mano la partita".

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo / Alessandro Sabattini/Getty Images

Quali difficoltà hai riscontrato in un primo anno?

"Non saremmo qui a parlare di un quinto posto in classifica e di uscita prematura dalla Champions. Queste vittorie non possono cancellare alti e bassi. Ho imparato tanto durante la stagione, il bello del calcio è anche questo, poi hai questo tipo di soddisfazioni che ti gratificano".

Ti riconfermeresti?

"Certo, sono qua per questo. Amo il calcio e continuerò a farlo, poi la società deciderà. Io vorrei continuare perché amo allenare, amo questa società che mi ha dato tante soddisfazioni ma io vorrei continuare".

Da allenatore vedevi tutto in anticipo. E' più difficile da calciatore?

"Da allenatore è più difficile perché non hai la palla nei piedi, a volte provi a chiamarla ai giocatori ma tante volte non sentono o non vedono. Mi manca entrare in campo, sì".

Grande pragmatismo nell'ultimo periodo. Era un passo da fare un po' prima?

"Lo sviluppo è rimasto uguale. Abbiamo sempre costruito con tre giocatori, poi dipende dalle squadre avversarie, a volte rimanevamo con due centrali e un centrocampista, a volte tre più due. E' mancata tanta determinazione perché abbiamo perso punti con squadre più abbordabili e siamo qui a parlare di una partita domenica che deciderà il nostro destino, anche se non dipenderà solo da noi".

Dove dovrebbe migliorarsi la Juve l'anno prossimo?

"Mi sembra prematuro star lì a parlare dell'anno prossimo. Abbiamo una partita decisiva domenica, da vincere, facendo il nostro per vedere poi cosa succede sugli altri campi".

Che Atalanta ti aspetti domenica contro il Milan?

"L'Atalanta gioca sempre un calcio aggressivo, non dobbiamo dire noi a loro come giocare. Hanno affrontato dei campionati sempre con questa intensità. Affronteranno l'ultima partita al meglio come hanno sempre fatto. Si è vista la Lazio, il Crotone, questo è il bello del calcio".

E cosa ti aspetti dal Bologna?

"Che si giochi la partita alla morte e noi dovremo essere più bravi per vincere la partita".

Che effetto ti ha fatto leggere questi nomi al tuo posto?

"Non leggo i giornali, mi baso su quello che faccio in settimana e poi sul campo. Sono consapevole di quello che possa esserci fuori, non posso rammaricarmi. Se lo leggerò domani? No, no. Lo facevo anche da calciatore".

Tanti abbracci dei giocatori nei tuoi confronti. Si è vista una squadra

"Questo è sempre stato gossip extracalcio. Non ho mai avuto problemi con i ragazzi, hanno sempre dato il 100%".

L'anno prossimo i giocatori sceglili tu però...

"Parlatene con chi di dovere".


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