Pioli predica attenzione per la Roma e parla delle condizioni di Giroud

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha presentato in conferenza stampa il prossimo incontro con la Roma. L'allenatore rossonero sottolinea come la sfida dell'Olimpico sia importante, sostenendo anche che tutto può accadere a poche giornate dalla fine del campionato. Parole inoltre su alcune pedine quali Ibrahimovic, Leao, Giroud e Pobega. Ecco quanto affermato.

Sul destino che è nelle mani del Milan: "Bisogna dare continuità alle prestazioni", riporta SportMediaset.

Sulla prossima sfida: "Sarà uno scontro che varrà doppio e dovremo affrontarla con lo spirito necessario. Quella contro la Roma è una sfida che vale tanto, mancano poche partite alla fine del campionato e avremo tre scontri diretti. Dovremo fare punti in queste partite per i primi quattro posti che resta l'obiettivo stagionale".

Su cosa bisogna fare attenzione: "Ho rivisto la partita dell'andata, giochiamo uno scontro diretto e siamo concentrati sulla sfida dell'Olimpico. Sulle palle inattive dovremo stare molto attenti visto che la Roma ha segnato il 40% dei gol così".

Su Giroud: "Sta bene, aveva bisogno di fermarsi un attimo ma è pronto per giocare".

Sulla Roma: "La Roma ha una fase difensiva molto organizzata, soprattutto in casa prende pochi gol. Servirà attenzione e determinazione per scardinare la loro difesa, perché abbiamo le capacità per poter essere pericolosi".

Se il Milan ha qualcosa in più rispetto all'anno scorso: "C'è la sensazione che la squadra stia bene fisicamente e mentalmente, poi c'è la volontà di fare un grande finale di stagione. Si deciderà tutto nelle ultime giornate di campionato e nelle semifinali di Champions, vogliamo essere ancora protagonisti. Poi però le partite vanno vinte una alla volta".

Su Rafael Leao: "Rafael è sempre stato molto inserito in squadra. Qualsiasi giocatore non può essere al massimo per 10 mesi all'anno, ha avuto il suo momento di difficoltà, ma ora sta bene. Ovvio poi le prestazioni positive ti danno fiducia ed entusiasmo, da lui ci aspettiamo tanto".

Rafael Leao, Fikayo Tomori
Rafael Leao / Marco Luzzani/GettyImages

Sempre sulla Roma: "La Roma è una squadra forte e con Mourinho che ha creato una mentalità e una intensità di gioco di alti livello. L'ambiente dell'Olimpico è importante, poi ognuno fa quello che crede. Noi guardiamo alla nostra strada".

Su Ibra: "Zlatan sta meglio, ma ancora la diagnosi definitiva non c'è. Pobega e Florenzi non saranno convocati, l'esterno ha la febbre".

Su come si gestiscono le forze a centrocampo: "Non ho bisogno di stimolare nessuno in questo finale di stagione. Pensiamo alla sfida di Roma, sappiamo l'importanza e pensiamo solo a quella. Bene avere delle scelte in più perché saranno tre settimane durissime".

Sul periodo no iniziato proprio con la Roma: "Non ci sono rimpianti, c'è stato un momento in cui le cose non sono andate come dovevano. Tutto quello che abbiamo fatto ci è servito per essere qui in questo momento".

Sul gruppo: "Dal punto di vista mentale si spende tantissimo, ma ormai per fortuna siamo abituati a giocare ad alti livelli e su più competizioni. Alleno dei professionisti che sanno gestirsi con cura nei particolare".

Sulle sensazioni in questo finale di campionato: "Ho buone sensazioni perché la squadra sta bene e gioca con la giusta concentrazione e disponibilità. Sappiamo cosa fare nelle partite importanti e le affrontiamo con umiltà e fiducia".

Su quali criteri sceglie il trequartista: "Scelgo in base a come costruiamo il gioco e come vogliamo difendere. Sono tanti gli aspetti da valutare, ma ho giocatori duttili che sanno fare bene in diverse posizioni senza calare di rendimento".

Su Pobega: "Il dolore ce l'ha ancora ma sta diminuendo, non sta lavorando sul campo. Pobega sta facendo bene e sta crescendo tanto, sta aprendo le proprie conoscenze in diversi ruoli per diventare un centrocampista completo".

Tommaso Pobega
Tommaso Pobega / Ciancaphoto Studio/GettyImages

Sul sentirsi "papà" di Leao: "Tutti i giocatori sono miei figli, sia a Milanello che quando sono a casa. Parlo con loro quotidianamente e penso che vadano ascoltati e capiti anche su altre situazioni, perché sono ragazzi di 20 anni con tutte le cose che ne consegue. Rafa è stato nel mio ufficio per più tempo in questi anni".

Sempre sulla prossima sfida e sulla corsa Champions: "Difficile prevedere le partite, ma l'importanza della gara è su quel livello perché è uno scontro diretto. La corsa Champions però resterà aperta fino all'ultima giornata".

Sulla mano di Pioli in questo Milan: "Mi piace pensare che la squadra vada in campo con idee chiare e spirito forte".