Pioli: "Siamo venuti per vincere. Qui si parla e si fischia troppo, così si fa fatica in Europa"

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Soccrates Images/Getty Images
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Il Milan ha pareggiato in casa della Juventus, con Rebic che ha siglato il gol del pari. Stefano Pioli, allenatore dei rossoneri, è intervenuto ai microfoni di DAZN per dire la sua sulla sfida dell'Allianz Stadium di Torino. Ecco le sue parole.

Che partita è stata?

"Noi siamo venuti qua per vincere la partita. La Juve nei primi 20 minuti è stata migliore di noi, più attenta e determinata. Abbiamo subito un po', abbiamo fatto poi la partita che dovevamo fare. Abbiamo provato a vincerla, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio noi".

Rebic?

"Io i meriti glieli do tutti i giorni e tutte le partite. Ha grandissima qualità e intensità. Gioca in tutti i ruoli. Ci sta dando una mano in una posizione in cui abbiamo fuori Ibra e Olivier ma ha qualità importanti e può aiutarci a rompere le partite".

Un po' meno bene rispetto ad altre volte. Quanto sono mancati Giroud e Ibra?

"Non abbiamo fatto una prestazione inferiore rispetto alle precedenti. Stiamo parlando della Juve, di Dybala, Morata, Cuadrado, Danilo, Bonucci. Noi abbiamo giocato un buon calcio. E' chiaro che possiamo crescere, basti vedere il gol subito che poi ha permesso alla Juve di difendere bassa. Non mancano idee, non manca la qualità. La squadra ha provato a vincere cercando il gioco e credo che questo sia la cosa più importante".

Stefano Pioli
Stefano Pioli / SOPA Images/Getty Images

La posizione di Rabiot vi ha dato fastidio?

"La coppia doveva lavorare meglio in fase difensiva ma penso che la Juve abbia lavorato meglio da quella parte. La collaborazione tra Saelemaekers e Tomori doveva essere migliore. Va dato anche atto alla Juve che ha fatto delle giocate di qualità che hanno eluso la nostra pressione e quando ti fai saltare dopo la prima presssione, qualche spazio aperto lo lasci inevitabilmente".

Dopo il pari la squadra si è sciolta. Segno di grande maturità la ricerca della vittoria.

"Sono d'accordo. E' quello che ho detto alla squadra. Forse l'anno scorso per vincere questa partita contro avversari così forte, non dico che dovevamo in un miracolo ma quasi. Ora possiamo essere consapevoli che queste partite le possiamo vincere. Noi alla lunga siamo stati coraggiosi, ce la siamo giocata, anche rischiando qualcosa di perdere. Oggi abbiamo giocato tempo effettivo 48 minuti, per questo facciamo fatica in Europa, si parla troppo, si fischia troppo. Passa dall'atteggiamento nostro, dalle proteste e dagli arbitri che dovrebbero parlare meno. Sono troppo pochi 48 minuti di calcio effettivo, anche gli spettatori che si godono la partita non vedono un bello spettacolo. Da altre parti la mentalità è diversa, si fischia meno, c'è più intensità, credo sia un peccato".

Quanto è contento della crescita dei giovani?

"Sono felicissimo perché ho sempre denotato grande personalità in loro. Sono ragazzi tenaci, hanno qualità, credono in quello che si fa, e quando hai questi atteggiamenti poi le risposte le dai. Noi proveremo a cercare di essere migliore di noi".


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