Pioli in conferenza stampa: "Spero non sia l'ultima di Ibra al Milan. Obiettivi futuri? La Champions League"

UC Sampdoria v AC Milan - Serie A
UC Sampdoria v AC Milan - Serie A / Paolo Rattini/Getty Images
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Atto finale in casa Milan con nessun obiettivo davanti. I rossoneri infatti affronteranno a San Siro il Cagliari senza alcuna possibilità di agganciare la quinta posizione in classifica. La formazione milanista dovrà accontentarsi di disputare i preliminare di Europa League grazie alla sesta posizione in classifica. E in vista dell'ultima giornata di Serie A, il tecnico Stefano Pioli ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia del match.

"La continuità nelle prestazioni deve essere il filo conduttore nella prossima stagione. Abbiamo lavorato tanto per trovare questa continuità e questa filosofia di gioco. Devo ringraziare tante persone, ma ci tengo a ringraziare particolarmente il mio staff che mi ha aiutato tanto. Poi ringrazio anche le persone che lavorano a Milanello".

È contento della mentalità che ha imposto alla squadra?

"È l'aspetto più complicato e importante. Ci siamo riusciti in tempi non eccessivi. Questa mentalità deve essere la base per la prossima stagione".

Dispiaciuto per la fine della stagione?

"Sì. I ragazzi hanno dato tutto e hanno bisogno di riposare. Qui c'è grande sintonia tra di noi e c'è voglia di lavorare e questo gratifica il nostro lavoro. Sono certo che ritroverò la stessa atmosfera di adesso anche quanto riprenderemo".

Chi giocherà domani contro il Cagliari?

"Andrà in campo il miglior Milan possibile. Non so ancora chi giocherà e devo valutare un po' di cose. Rebic non ci sarà: giocherà Leao dal primo minuto. Qualche cambio ci sarà ma tutto sono pronto. Siamo una bella famiglia. La cena di ieri è una testimonianza. È giusto gratificare chi ci permette di lavorare al meglio. Abbiamo fatto tanto ma dal Milan ci si aspetta tanto e quindi dobbiamo migliorare perché il Milan deve sempre lottare per le prime posizioni".

Una valutazione sulla crescita di Rebic, Kessié e Calhanoglu.

"Tanti giocatori sono cresciuti e hanno dimostrato le loro qualità. Io ero certo di avere una squadra di qualità, avevamo solo bisogno di tempo e fiducia. Il gioco è cresciuto e ha permesso ai giocatori di crescere e viceversa. La squadra meritava più del sesto posto? Abbiamo fatto un 2020 eccezionale. Non è finita. Dobbiamo finire bene e fare punti anche domani sera. Siamo stanchi mentalmente. Purtroppo non possiamo migliorare la classifica ma dobbiamo fare bene anche domani. L'anno prossimo il sesto posto non sarà il nostro obiettivo. Il Milan deve lottare per tornare in Champions League. Dovremo lavorare tanto e bene e dimostrare che abbiamo queste qualità".

Spera anche lei che quella di domani non sia l'ultima gara di Ibrahimovic con la maglia rossonera?

"Sì".