Pioli fa mea culpa sul derby e racconta la visita di Ibrahimovic a Milanello

Le dichiarazioni di Stefano Pioli alla vigilia della sfida di Champions del Milan contro il Newcastle.

Stefano Pioli
Stefano Pioli / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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Una sconfitta che fa male, una sconfitta che pesa come un macigno. Il Milan, adesso, prova a rialzare la testa dopo il roboante k.o. subito contro l'Inter. I nerazzurri si sono imposti sui cugini grazie alle reti di Mkhitaryan (doppietta), Thuram, Calhanoglu e Frattesi. Un sabato da incubo per Stefano Pioli, che ora ha poco tempo per preparare una gara importante come l'esordio stagionale in Champions League a San Siro contro il Newcastle. Il tecnico parmigiano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni nella conferenza stampa della vigilia: Pioli ha fatto mea culpa per il derby perso e, allo stesso tempo, ha spiegato l'importanza della presenza di Ibrahimovic a Milanello alla vigilia della sfida europea contro i Magpies. Ecco quanto affermato.

Sul derby e sulla prossima sfida: "Bisogna farlo. Avevamo tante aspettative sul nostro derby, tanta positività. E' stata una delusione forte, ma abbiamo la Champions. Per fortuna, perché era l'unico modo per cambiare la testa. Il girone è tosto e sappiamo quanto sarebbe importante iniziare bene il girone", riporta Calciomercato.com

Su Ibra a milanello: "Zlatan doveva venire prima del derby, ma ha avuto un impegno ed è venuto oggi. Sappiamo quando Ibra tenga a noi e quanto sia stato importante per il nostro percorso. La sua presenza è sempre positiva. Ha fatto piacere a me, alla dirigenza, ai compagni. Ci vedremo anche fuori a cena. Siamo 'amici', non sono più il suo allenatore".

Sul momento complicato dopo il derby perso: "Ho passato momenti belli, ma anche difficili. Sento il peso degli insuccessi nel derby e se potessi cambierei questi risultati. So di allenare una squadra forte e so che avremo la capacità di reagire ad un derby così difficile. Con i tifosi sono in debito, perché lo scorso anno quando abbiamo giocato veramente male ci hanno sempre sostenuto. E sono in debito perché sono l'allenatore che ha perso più derby in un anno ma faremo di tutto per rendere questa stagione positiva".

Sul vedere Tonali come avversario: "Sarà emozionante, lo abbraccerò con grande affetto. Sarà molto emozionante per lui tornare a San Siro e gli auguriamo il meglio, ma dalla partita successiva a quella contro di noi".

Sui nuovi arrivi che hanno affrontato la partita con l'Inter con scarsa concentrazione: "Credo che lo abbiamo subito più noi che abbiamo vissuto i derby precedenti rispetto ai nuovi. Loro hanno affrontato la partita con più serenità, che non vuol dire scarsa concentrazione. Dopo il 3-1 la partita è diventata più difficile. C'è un Milan che non ha espresso tutto quello che può dare".

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Jonathan Moscrop/GettyImages

Su cosa gli ha detto Ibra e su cosa ha detto lo svedese alla squadra: "Oggi è la giornata di preparazione di una partita importante. Penso che abbia parlato individualmente. Poi con me ha parlato di tante cose, specie dei nuovi giocatori e poi cose nostre".

Sull'arrivare di nuovo in fondo: "Vorrebbe dire arrivare fino in fondo. In realtà è concentrarsi passo dopo passo. Girone tosto, equilibrato. Il PSG è favorito, ma Borussia Dortmund e Newcastle sono forti e ci si potrà togliere punti tra di noi. Ma l'esperienza che abbiamo fatto ci può essere utile e la partita di domani può essere già utile per la classifica".

Sul Newcastle: "E' la classica squadra inglese con tanta intensità e fisicità. Ha diversi giocatori sopra il metro e 90, ma anche con giocatori di qualità. Fik torna in formazione altrimenti non sarebbe qui".

Sulle dichiarazioni post-Inter-Milan: "Ho una pagella nettamente insufficiente nei derby. Non avete idea di quanto mi pesi. Se potessi andare da ogni tifoso a fargli capire quanto mi pesa lo farei, ma nelle relazioni non contano le parole, contano i fatti e gli atteggiamenti".

Sul rapporto con il gruppo: "Sto sempre molto attento ai comportamenti dei miei giocatori. So benissimo se la squadra assimila bene le cose che propongo e sono benissimo quando si verifica il contrario. Fin quando è così vado avanti, secondo i nostri concetti di gioco; poi possono cambiare le posizioni. Magari domani avremo gli stessi concetti, ma posizioni diverse".