Pioli: "Nello spogliatoio ero convinto della rimonta. Rebic? Non so ancora come sta"

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Emilio Andreoli/GettyImages
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Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare la prestazione del suo Milan nel 3-2 contro l'Hellas Verona. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore rossonero.

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Stefano Pioli / CPS Images/GettyImages

LA VITTORIA NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ - "Questa squadra crede in quello che fa, ce la mette tutta per fare il massimo. Il Verona ha iniziato meglio e noi abbiamo concesso qualcosa di troppo in fase difensiva. Poi negli spogliatoi ho visto i giocatori con degli sguardi determinati, la partita era ancora lunga. Abbiam fatto una grande rimonta: è una bella vittoria. Sono 3 punti importanti che ci danno la possibilità di proseguire la nostra striscia positiva. Conosco bene i miei ragazzi, quindi non mi sorprende la rimonta. Nonostante le assenze, ho tanti giocatori forti e importanti, con caratteristiche diverse. Dobbiamo insistere con questo atteggiamento; poi chiaramente dobbiamo ancora migliorare, perché il livello sale e noi dobbiamo essere pronti".

I PALLONI LUNGHI PER GIROUD - "Abbiamo cercato di costruire dal basso, ma il Verona è stato molto aggressivo e pressava bene sui nostri centrali. Abbiamo anche provato ad alzare i centrali, con Tomori che si apriva e Romagnoli che andava dentro il campo, ma le loro marcature sono state molto rigide. Allora, non ti resta che lanciare lungo. Secondo me, non siamo stati abbastanza bravi ad avvicinarci a Giroud: capitava che lui la spizzava, ma noi eravamo troppo lontani e non arrivavamo sulla seconda palla. Dopo è calato il Verona, così abbiamo avuto più spazio e abbiamo creato molto di più".

LE LACRIME DI CASTILLEJO - "La cosa più bella di questo gruppo è il coinvolgimento di tutti. Però non è assolutamente merito mio, è un'aria che respiriamo, un senso d'appartenenza che sentiamo a Milanello. I giocatori mettono da parte l'aspetto individuale per il bene della squadra e Samu è uno di questi. Sono contento della sua prestazione. Sta soffrendo a causa di alcune scelte, ma ogni giorno non fa mancare la sua serietà e professionalità".

IL DISCORSO A FINE PRIMO TEMPO - "Ho detto ai ragazzi di aumentare l'intensità per creare qualche occasione in più. La partita durava ancora 50 minuti e abbiamo le qualità per poterla ribaltare. Gli sguardi erano quelli giusti, quindi siamo entrati in campo col piglio giusto per fare un grande secondo tempo".

IL PRIMATO IN CLASSIFICA - "Ora penso al Porto che tra l'altro ha giocato bene. Quella partita è troppo importante e dobbiamo prepararla bene. Per quanto riguarda il primo posto, ora non guardo la classifica, siamo ancora troppo lontani dalla fine. Dobbiamo solo goderci questa partita, i giocatori devono esserne contenti".

IL RECUPERO DI IBRA E GIROUD - "Sicuramente il recupero di Ibra e Giroud è importante. Ma lo è anche quello di Krunic e di Bakayoko. Adesso stiamo vivendo situazioni che non possiamo controllare e sulle quali non possiamo farci niente. Speriamo di avere a disposizione il numero più alto di giocatore possibile, così possiamo fare rotazioni e tenere alte le prestazioni della squadra, far rifiatare ogni tanto qualcuno sarebbe importante. Però adesso pensiamo alla prossima e cercheremo di fare bene".

LE CONDIZIONI DI REBIC - "Non lo so. A fine primo tempo era molto dolente, ma ancora non l'ho visto. Quindi, non so dire come sta ora".


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