Pioli sull'assenza di Osimhen e sullo scetticismo che circonda il Milan

Pioli
Pioli / DENIS LOVROVIC/GettyImages
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La sfida tra Napoli e Milan sarà una costante delle prossime settimane, al di là della partita di campionato in programma domandi al Maradona, infatti, il big match si ripeterà anche ai quarti di finale di Champions League. Stefano Pioli, tecnico rossonero, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la capolista. Queste le sue parole:

"È chiaro che c'è stata l'ultima sosta prima di questi ultimi due mesi, saranno i due mesi decisivi. Sono verdetti e giudizi parziali. In questi due mesi possiamo fare ancora tanto" riporta MilanNews.

Stefano Pioli
Udinese Calcio v AC MIlan - Serie A / Timothy Rogers/GettyImages

Differenze rispetto allo scorso anno: "Durante la sosta ho detto ai ragazzi che non è cambiato niente. Un anno fa nessuno scommetteva su di noi, adesso in pochi credono in noi, in pochi credono che possiamo superare i quarti, che possiamo arrivare nelle prime quattro. È una stagione che può diventare addirittura gloriosa, ma anche un pochetto negativa. Non conta più quello che è successo l'anno scorso, dobbiamo concentrarci sulle ultime 10 di campionato e sulle 5 di Champions".

Ritorno alla difesa a quattro: "C'è questa ipotesi, anche se non abbiamo mai passato di difesa a 3 o a 4. Abbiamo provato entrambe le cose, se giochiamo di Milan possiamo vincere. Se non giochiamo da Milan rischiamo di perdere".

Sull'andata: "È stata una delle poche partite in cui non avevamo scelto di andare in parità numerica alti, ma li avevamo aspettati un pochettino. Ci saranno difficoltà, affrontiamo una squadra di livello ma credo tanto nella mia squadra. I miei ragazzi sanno che devono spingere al massimo e che devono andare oltre i propri limiti".

Assenza di Osimhen: "Che sia fortissimo è evidente, ma il Napoli ha vinto sette partite consecutive senza di lui. Le mie scelte non saranno condizionate dalla sua presenza o meno".

Scetticismo sul Milan: "Io credo di allenare un gruppo molto responsabile e coeso che sa lavorare in un certo modo e che non si fa condizionare troppo da quello che si dice fuori. Sappiamo che abbiamo un finale di stagione molto importante. Sappiamo che abbiamo fatto molto meglio in Champions e molto peggio in campionato, ma possiamo rimediare. Per le scelte di domani sceglierò i giocatori che mi permettono di fare la partita migliore, contando che anche i ricambi potranno fare la differenza in una partita così delicata".

Stefano Pioli, Luciano Spalletti
Stefano Pioli e Spalletti / Marco Canoniero/GettyImages

Cos'ha in più il Napoli: "Molta più continuità di risultati in campionato, noi non siamo stati così continui. Gli ultimi due mesi non sono stato così all'altezza della nostre qualità. Non credo che meritassimo di perdere all'andata, ma domani sarà una partita. Comunque andrà domani la Champions sarà tutta un'altra storia, subentrano altri fattori che non sono condizionabili dalla partita di domani sera".

Su Ibra: "Sapete che sono il primo tifoso e sponsor di Zlatan, è troppo riduttivo però indicare Ibra come unico motivo di crescita della squadra. La squadra ha dimostrato di poter giocare anche senza Zlatan. È stato difficilissimo vincere l'anno scorso, ci stiamo accorgendo che è ancora più difficile riconfermarsi".

Su Vranckx: "Vale per tutti: sta crescendo, è un giovane sicuramente forte. Poi devo fare delle scelte. In mezzo al campo siamo in tanti, è un giocatore che sta facendo bene in tutti gli allenamenti così come i suoi compagni. I giocatori che non giocano non è sufficiente che facciano bene, devono fare meglio per convincere l'allenatore a cambiare la formazione perché l'allenatore vuole vincere le partite. Faccio la formazione per vincere le partite. Aster sta facendo di tutto per farmi cambiaere idea così come stanno facendo di tutto tanti altri suoi compagni".

I rientri dalle Nazionali: "Sono stati beni, tutti hanno svolto allenamenti da giovedì con la squadra. Dispiace per Zlatan perché cominciava a star bene, dispiace per Pierre perché stava molto bene. Gli altri sono tutti in buone condizioni".

Aspetto mentale: "Con i giocatori che sono rimasti due settimane abbiamo fatto un certo tipo di lavoro, anche su carichi personalizzato. Quando gli altri vanno in nazionale c'è da sperare che giochino, perché gli allenamenti non sono molto importanti. Chi ha giocato è tornato bene, credo che la squadra stia bene dal punto di vista dell'energia fisica".