Petrachi: "Pallotta? Visto solo tre volte. Villar può diventare il nuovo Jorginho"
Non è un momento facile per la Roma, reduce dalla figuraccia europea con il modesto Bodo/Glimt e chiamata alla difficile sfida con la capolista Napoli che arriva, come se non bastasse, in un momento in cui Josè Mourinho sembra già aver bocciato diversi calciatori. Alcuni portati proprio dall'ex direttore sportivo giallorosso Gianluca Petrachi, che ne ha parlato in un'intervista rilasciata a Tuttosport.
Il suo rapporto con la Roma, dalla quale è stato esonerato dopo un anno nel 2020?
"I primi sei mesi sono stati buoni, Pallotta l'ho visto tre volte. Ci sono state interferenze che hanno inficiato la comunicazione perché lui non parla italiano e io non mi esprimo perfettamente in inglese. Gli venivano raccontate cose errate ed essendo lontano non capiva bene cosa succedesse a Roma. Non ho avuto problemi con chicchessia, ho provato a modificare un club nei guai dal punto di vista finanziario e fatto un mercato con 15 cessioni" le parole di Petrachi riportate da Forzaroma,info.
Non ha nulla da rimproverarsi?
"Solo non aver creato un contatto diretto con Pallotta".
Si sente ancora legato a Roma?
"Assolutamente sì, è una piazza che ti trascina. Resta l'amarezza di non aver potuto dimostrare il mio valore".
Sul 6-1 di Bodo...
"Fare turnover in una squadra come la Roma è fondamentale, anche se non trovo corretto qualificare i giocatori di primo o secondo livello. La Roma ha giovani interessanti come Villar, Darboe e Calafiori. Villar può diventare il nuovo Jorginho e in un centrocampo a tre è fortissimo".
Roma-Napoli, scontro tra titani in panchina...
"Spalletti è un allenatore classico con una visione moderna. La Roma ha scelto un coach che detta le condizioni e che vuole giocatori esperti e pronti".
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